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Amb. Romano, esemplare sintonia tra Italia e Malta

Amb. Romano, esemplare sintonia tra Italia e Malta

Oggi presidente Spiteri Debono a 50/o anniversario Iic Valletta

LA VALLETTA, 19 settembre 2024, 13:10

Redazione ANSA

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Era l'estate 1974 quando Aldo Moro, all'epoca ministro degli esteri di un governo Rumor, inaugurava col primo ministro maltese Dom Mintoff l'apertura ufficiale dell'Istituto Italiano di Cultura a Malta, insediato nel Palazzo della Vecchia Cancelleria dell'Ordine di Malta nel cuore della Valletta, proprio di fronte al Palazzo del Gran Maestro che per 150 anni era stato occupato dai governatori inglesi. Alla fine di quel '74 Malta avrebbe anche detto addio alla Regina e sarebbe diventata una repubblica.
    Mezzo secolo ed una Brexit dopo, è stata la presidente della Repubblica, Myriam Spiteri Debono ad attraversare oggi l'iconica piazza San Giorgio per presenziare, al fianco dell'ambasciatore Fabrizio Romano e del ministro per il Patrimonio Nazionale maltese Owen Bonnici, alla scopertura di una targa commemorativa, atto di avvio del 50/o anniversario dell'Iic celerbrato con una Conferenza culturale organizzata dall'ambasciata in due giornate con panel di storici sui rapporti culturali tra i due paesi, il concerto 'Enrico Caruso' per piano e voce stasera ed un dj-set di musica italiana domani.
    Le tensioni politiche tra Roma e Valletta di pochi anni fa sembrano svanite. Ora si moltiplicano gli accordi, procede il lavoro in vista dello sfruttamento della enorme Zee marina dichiarata da Malta.
    "Italia e Malta sono in esemplare sintonia, in questi anni non ci sono stati punti divisivi. Al contrario, tutto il ventaglio delle relazioni politico-diplomatiche vede Italia e Malta molto vicine. Non a caso da circa tre anni abbiamo attivato un tavolo di lavoro bilaterale che si riunisce regolarmente per lo sviluppo ulteriore delle relazioni" rileva Romano, che dal 2020 guida la sede della Valletta, facendo con l'ANSA un bilancio di anni coincisi col boom di residenti e investimenti italiani nell'arcipelago.
    "L'aspetto che caratterizza la Malta di oggi - osseva il diplomatico - è la presenza italiana non comparabile con il passato, ma anche quella dei maltesi in Italia sviluppata grazie alla moltiplicazione dei collegamenti navali con la Sicilia ma soprattutto al fenomeno delle low cost. Dopo il Covid c'è stata una ripresa a tutto tondo delle relazioni che spaziano dall'economia alla politica, dalla difesa alla cultura, solo per fare alcuni esempi. C'è rinnovata attenzione dei maltesi verso il nostro paese e questo fa sì che le iniziative culturali organizzate dall'ambasciata e dall'Iic godano oggi di un'attenzione piuttosto diffusa". Un eufimismo, visto il successo registrato da eventi che spaziano dall'arrivo a Malta di nave Vespucci al concerto di musiche barocche italiane con tutte le cariche istituzionali maltesi radunate nella Cattedrale di San Giovanni, dalle collaborazioni allacciate con i più importanti festival di musica colta alle decine di appuntamenti culturali dell'Iic.
    "Tutto questo - conclude Romano - è coinciso con una fase di arricchimento della nostra proiezione a Malta con il rafforzamento strutturale dell'Ambasciata sia in termini di personale che di infrastrutture. E questo ha fatto sì che il sistema Italia si presenti a Malta arricchito di tante componenti, come la Guardia Costiera presso la missione militare italiana, l'ufficio dell'esperto della sicurezza presso la sede e l'apertura di un desk office dell'Ice che sta operando in maniera molto convincente. Fra alcune settimane lanceremo una prima guida sulle opportunità economiche a Malta".
   

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