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Bosnia, Ambasciata e Onu unite contro la violenza di genere

Bosnia, Ambasciata e Onu unite contro la violenza di genere

Inaugurazione della panchina rossa e il film C'è ancora domani

SARAJEVO, 21 settembre 2024, 16:25

Redazione ANSA

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L'Ambasciata d'Italia a Sarajevo ha organizzato il 20 settembre due significativi eventi dedicati alla lotta contro il femminicidio e alla discriminazione delle donne e delle ragazze: l'inaugurazione della "panchina rossa" dell'Ambasciata e una nuova proiezione del film "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi. L'iniziativa è frutto di un partenariato con UN Women, l'agenzia dell'ONU impegnata a promuovere il processo di crescita e sviluppo della condizione delle donne.
    In occasione della Giornata Internazionale della donna, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, aveva chiesto agli uffici della rete diplomatica italiana nel mondo di installare una panchina rossa. Come dichiarato dal Ministro, la panchina rossa è un simbolo: il posto vuoto lasciato nella società da una donna vittima di femminicidio. L'iniziativa - cui l'Ambasciata a Sarajevo ha subito aderito - vuole quindi significare l'impegno del MAECI e di tutte le Istituzioni per promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile, e in particolar modo per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione.
    Al temine della breve cerimonia di inaugurazione, è quindi avvenuta la proiezione - presso le sale del Cineplexx di Sarajevo - del film "C'è ancora domani", campione di incassi in Italia nel 2023. Il film era già stato proiettato a Sarajevo come pellicola di apertura delle Giornate del Cinema Italiano in Bosnia Erzegovina, suscitando già allora un ottimo riscontro da parte del pubblico. Grazie alla collaborazione con UN Women, è stato possibile assicurare una seconda proiezione, constatando anche in questo caso una eccellente risposta da parte del pubblico locale. Tra i presenti, oltre a numerosi rappresentanti della comunità internazionale e della società civile, vi erano anche la Ministra statale per gli Affari Civili, Dubravka Bošnjak, e il suo Capo di Gabinetto; la Ministra della Giustizia del Cantone di Sarajevo, Darja Softić Kadenić; e l'attuale Sindaco di Novo Sarajevo, Hasan Tanović.
    L'evento è stato poi impreziosito dalla proiezione - subito prima del film - di un videomessaggio di ringraziamento all'Ambasciata e a UN Women della stessa Cortellesi.
    Intervenendo in apertura dell'evento, l'Ambasciatore Di Ruzza ha ricordato con orgoglio come il film, oltre a rappresentare a nemmeno un anno dalla sua uscita un "classico contemporaneo" della cinematografia italiana, possa essere considerato come il veicolo di un messaggio universale, come autorevolmente confermato dall'interesse per la sua proiezione da parte di un'agenzia delle Nazioni Unite.
    Nei prossimi mesi, UN Women assicurerà ulteriori proiezioni del film in altre località della Bosnia Erzegovina, in occasione della campagna "16 Days of Activism against Gender-based Violence".
   

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