"Dopo oltre mille giorni di guerra,
l'appoggio del G7 all'Ucraina resterà incrollabile, perché è
necessario che Kiev si trovi in una posizione forte e solida per
qualsiasi trattativa di pace o negoziato. Del resto, non vediamo
alcun segno di apertura a una soluzione pacifica da parte della
Russia, lo Stato aggressore": lo ha dichiarato in un'intervista
all'agenzia ucraina Ukrinform l'ambasciatore d'Italia a Kiev,
Carlo Formosa.
L'obiettivo del G7, che l'Italia presiede fino alla fine
dell'anno, "rimane il raggiungimento di una pace giusta,
esauriente e duratura, capace di ripristinare il rispetto pieno
dei principi fondamentali del diritto internazionale, violati in
modo lampante dalla Russia. A questo fine, continueremo a
confrontarci con partner e attori globali - mi si lasci
menzionare la Cina, l'India e il Brasile - per ottenere un
consenso il più largo possibile ampio ai principi chiave della
Formula di Pace ucraina, il ottemperanza al diritto
internazionale", dice ancora Formosa, la cui intervista apre la
homepage del sito di Ukrinform.
Alla domanda se la crescita del populismo in Europa renda
difficile convogliare il messaggio su chi sia l'aggressore e chi
l'aggredito, Formosa risponde: "Credo che i fatti parlino più
forte delle parole", aggiungendo che "la stragrande maggioranza
delle forze in Parlamento finora ha appoggiato tutte le misure
di supporto all'Ucraina, autorizzando anche un flusso continuo
di aiuti alla difesa".
"L'Ucraina è ora candidata all'Unione europea, i negoziati
per la sua adesione sono aperti e stanno andando avanti dallo
scorso giugno: questa è uno storico traguardo per l'Ucraina", ha
aggiunto Formosa, che ha quindi parlato della Conferenza di Roma
sulla Ricostruzione dell'Ucraina, prevista nel 2025:
ospitandola, ha detto, "l'Italia intende promuovere un approccio
inclusivo e impostato sui risultati. In linea di continuità con
la (analoga) conferenza di Berlino, l'agenda sarà incentrata su
quattro capitoli: il coinvolgimento del settore privato, la
dimensione locale, la riforma del processo di adesione all'Ue e
lo sviluppo del capitale umano. Eventi preparatori saranno
dedicati a ciascuna di queste aree e l'evento sul capitale umano
avrà luogo a Kiev".
Alla domanda se la telefonata del cancelliere tedesco Olaf
Scholz a Vladimir Putin segni "un cambiamento nella strategia
(del G7) verso la Russia, dall'isolamento al dialogo",
l'ambasciatore risponde: "Ogni Paese e ogni leader è libero di
fare le sue scelte, ma noi sentiamo che qualsiasi passo senza
una previa consultazione sia destinato a restare senza effetto.
La priorità per l'Italia è di continuare ad agire in modo
unitario per accertarsi che ci sia una conferenza di pace
ampia".
Infine, sui massicci attacchi russi alle infrastrutture
energetiche ucraine: "La presidenza italiana del G7 dà la
massima priorità alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina,
con un focus specifico sul suo settore energetico".
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