Twitter in calo a Wall Street, dove perde all'avvio delle contrattazioni l'1,51%. La società che cinguetta è impegnata in uno scontro frontale con Donald Trump dopo aver deciso per la prima volta di correggerlo pubblicamente, per l'esattezza due tweet in cui il presidente Usa, forte dei suoi 80 milioni di follower, evoca il rischio di frode elettorale dopo che il governatore della California Gavin Newsom ed altri suoi colleghi democratici hanno introdotto o stanno valutando la possibilita' del voto per posta a causa del coronavirus.
La compagnia ha segnalato i due tweet con l'avviso di 'verificare i fatti' e un link in cui si spiega che le dichiarazioni del tycoon sono prive di fondamento, secondo la Cnn, il Washington Post e altri media. Un portavoce di Twitter ha riferito che i tweet di Trump "contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sui processi di voto e sono stati contrassegnati per fornire un contesto aggiuntivo". Lo 'schiaffo' di Twitter arriva poche ore dopo che la stessa societa' si era rifiutata di cancellare i tweet in cui il presidente rilanciava la teoria cospirativa secondo cui l'ex deputato e ora conduttore di Msnbc, Joe Scarborough, suo acerrimo critico, potrebbe aver giocato un ruolo nella morte nel 2001 di una ex collaboratrice parlamentare, Lori Klausutis. La richiesta di rimuovere i cinguettii era stata avanzata dal vedovo della donna.
L'ira di Trump si e' sfogata subito sulla stessa piattaforma, con accuse pesanti. "Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali 2020. Stanno dicendo che la mia dichiarazione sul voto per posta, che portera' ad una massiccia corruzione e alla frode, non e' corretta, basandosi sul fact-checking delle Fake News Cnn e del Washington Post", ha twittato. "Twitter sta completamente sopprimendo la liberta' di parola ed io, come presidente, non consentiro' che accada!", ha aggiunto.
''I repubblicani - ha scritto in un tweet - sentono che le piattaforme dei social media mettono completamente a tacere le voci dei conservatori. Faremo dei regolamenti oppure di chiudiamo, perché non possiamo permettere che questo accada. Abbaimo visto cosa hanno cercato di fare, e non è riuscito loro, nel 2016. Non possiamo permettere che ciò accada di nuovo, in maniera più sofisticata. Proprio come non possiamo permettere che elezioni per posta mettano radici nel Paese''.
Non e' la prima volta che il tycoon rivendica la piena liberta' di parola sui social, insofferente ad ogni regola, anche quando si tratta di mettere un argine alle fake news o ad affermazioni fuorvianti, come sono spesso le sue. Twitter finora si e' sempre difesa sostenendo di non poter rimuovere o censurare i leader politici perche' l'opinione pubblica ha il diritto di conoscere e valutare ogni loro dichiarazione. Ma evidentemente ora la compagnia, incalzata ripetutamente da piu' parti, sta aggiustando il tiro in una battaglia che si annuncia rovente.