L'esercito turco e le milizie siriane sue alleate hanno compiuto "crimini di guerra" durante l'operazione militare contro i curdi nel nord-est della Siria, su cui ieri sera è stato raggiunto l'accordo con gli Usa per una tregua. Lo denuncia Amnesty International.
Amnesty accusa Ankara di "serie violazioni e crimini di guerra, omicidi sommari e attacchi illegali" e denuncia un "vergognoso disprezzo per la vita dei civili" nel corso dell'offensiva lanciata il 9 ottobre scorso. Tra i casi segnalati che anche la brutale esecuzione sommaria dell'attivista curda Hevrin Khalaf e della sua guardia del corpo da parte di milizie siriane addestrate e armate dalla Turchia.
La denuncia è stata elaborata sulla base dei racconti di 17 testimoni diretti, tra cui personale medico, giornalisti e sfollati, e di registrazioni video. "Le informazioni raccolte forniscono prove schiaccianti di attacchi indiscriminati in aree residenziali, compresi attacchi a una casa, un panificio e una scuola, condotti dalla Turchia e dai gruppi armati siriani suoi alleati", sostiene l'ong.
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, le vittime civili sul fronte curdo sono state almeno 72.