Dopo un weekend segnato dalla sfida tra le piazze, ora toccherà al piccolo schermo misurare il barometro di gradimento per i tre principali protagonisti della campagna per le Europee. Matteo Renzi, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi saranno infatti tutti e tre in tv: il premier e l'ex premier in contemporanea in prima serata, l'ex comico subentrerà invece in seconda serata, ospite di 'Porta a Porta' in una puntata che andrà in onda in diretta alle 23.45. La sfida dello share è insomma apertissima.
Sarà un lunedì-chiave per la campagna elettorale. Renzi, proseguendo la sua maratona mediatica sarà ospite di Corrado Formigli a 'Piazzapulita', su La7. Berlusconi sceglie invece un terreno più morbido, su Rete4, dove sarà intervistato (da Milano) da Paolo Del Debbio, a Quinta Colonna. Il premier e il leader FI saranno quindi in tv alla stessa ora, pronti a contendersi la battaglia dello zapping.
Non avrà concorrenti ma andrà in onda ben più tardi Beppe Grillo, ospite nel 'salotto' di Bruno Vespa. Una decisione, quella del leader più severo con i media tradizionali, che ha anche un po' sorpreso ed è stata già anticipata da una coda polemica. Il M5S aveva chiesto di trasmettere la registrazione della puntata - che avviene nel pomeriggio - in streaming sul blog di Grillo. Richiesta sulla quale era intervenuto il segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi (Pd), protestando contro il rischio di favorire il M5S in violazione della par condicio. Alla fine, da via Teulada hanno optato per la diretta alle 23.45, sottolineando che questo era stato deciso fin dall'inizio anche se ciò non spiegherebbe le polemiche sulla richiesta di streaming. Giallo o non giallo alla fine Grillo ha ottenuto la diretta chiesta inizialmente perdendo però lo streaming e, soprattutto, l'orario pomeridiano, mediaticamente di certo più incisivo. In ogni caso, l'incontro tra Grillo e Vespa in tv sarà un evento. Non accadeva dal 1983: allora Grillo era 'solo' un comico di successo, ora è il principale avversario del Pd.
E contro i dem, si è scatenata una guerra dei numeri sui comizi fatti da Renzi, ieri, e da Grillo, il 9 maggio, a Reggio Emilia. In un post, l'ex comico, bollando il premier come "gnocco fritto" e accusandolo di aver "fatto chiudere le serrande ai locali della zona senza alcun rimborso", ha contestato - con tanto di foto - chi, come il quotidiano Il Resto del Carlino, parlava di 10mila presenze per Renzi contro le 5mila registrate al comizio di Grillo. Pronta la risposta del premier: "I 5 Stelle stanno facendo meno piazza e meno gente, e prenderanno meno voti".