Si va delineando in queste ore il quadro completo delle candidature per le elezioni regionali che si terranno il 31 maggio in Campania, Toscana, Umbria, Veneto, Liguria, Marche e Puglia. Anche con polemiche o inaspettati riavvicinamenti tra diverse forze politiche, magari unite in passato dall'appartenenza a un solo rassemblement. E come spesso accade nelle tornate amministrative - e i casi delle ultime ore lo stanno a confermare - le alleanze locali hanno effetti sulla politica nazionale e di governo, come dimostrano i casi in regioni come Liguria, Marche e Veneto.
- VENETO: L'accordo raggiunto ieri tra Fi e Lega per le regionali sembra rafforzare in Veneto la posizione di Luca Zaia, che ritrova quasi ricompattata la squadra che gli aveva assicurato il successo nel 2010. Il Nuovo centro destra - che cinque anni fa ovviamente non era cosa diversa da Forza Italia - sarà invece con l'Udc dall'altra parte, a sostegno dell'ex leghista Flavio Tosi, che però non ha ancora chiuso un accordo formale con l'area popolare. Il sindaco di Verona si presenterà alla sfida con 4 liste civiche, oltre che con la propria. Alleanze definite per la sfidante del centrosinistra, la Dem Alessandra Moretti, che oltre al Pd e alla propria lista potrà contare sull'appoggio di Verdi, Sel e Federazione della Sinistra, raccolti in un unico simbolo, e su due civiche, una di amministratori, e una di autonomisti. Correrà con le sole forze del M5S il quarto candidato, il 31enne padovano Jacopo Berti.
- LIGURIA: Con la definizione dell'accordo elettorale fra Lega e Fi si definisce il panorama della canditure in Liguria. Entra in scena Giovanni Toti, candidato unico del centrodestra, mentre fa un passo indietro Edoardo Rixi, vicesegretario federale della Lega. Per il centrosinistra restano in pista la candidata vincitrice delle primarie, Raffaella Paita, attuale assessore regionale alle infrastrutture e Protezione civile, e Luca Pastorino, deputato civatiano che ha lasciato il Pd. Si è ritirato Giorgio Pagano, ex sindaco della Spezia sostenuto dall'Altra Liguria, vicino alla lista Tsipras e dall'associazionismo. Per il M5S e' candidata Alice Salvatore.
- TOSCANA: Giochi fatti per il centrosinistra che proporrà il governatore uscente Enrico Rossi, sostenuto da Pd e dalla lista civica Popolo Toscano, mentre nel centrodestra la situazione è ancora fluida. La Lega ha candidato l'economista Claudio Borghi e Forza Italia, che per la Toscana non ha ancora stretto accordi con il Carroccio, potrebbe allearsi con Ndc-Udc. Una decisione è attesa nelle prossime ore. Tra i possibili candidati la deputata azzurra Debora Bergamini e l'ex sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni. Corre per Fdi Giovanni Donzelli e per M5S Giacomo Giannarelli. Sel, Rc, Pcdi ed esperienze che si rifanno alla lista Tsipras sosterranno Tommaso Fattori.
- MARCHE: Ancora in parte da definire il quadro delle alleanze.
Il candidato presidente del centrosinistra Luca Ceriscioli, del Pd, è sostenuto anche da Idv, Psi, Verdi, Dc, Popolari per l'Italia. La direzione regionale dell'Udc - partito che nelle Marche è spaccato in due - ha confermato l'alleanza con il centrosinistra, ma Area Popolare, la nuova formazione nata dall'unione fra Ncd e Udc, candida il governatore uscente Gian Mario Spacca (portato da Marche 2020): sarà il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa a sciogliere il nodo. In ordine sparso il centrodestra: Fi dovrebbe appoggiare Spacca, Fdi-An ha chiesto a Marche 2020 di proporre un nome alternativo, la Lega Nord candida il segretario regionale Luca Rodolfo Paolini. Solitaria anche la corsa dei candidati presidenti di M5S, Gianni Maggi, e di Altre Marche-Sinistra Unita, Edoardo Mentrasti.
- UMBRIA: Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia, con esponenti Udc e Ncd, sostengono insieme il candidato presidente del centrodestra, Claudio Ricci, attuale sindaco di Assisi, che può contare anche sull'appoggio di 3 liste civiche. Alleanza, quella di centrodestra, con fibrillazioni di singoli esponenti all'interno dei partiti. Nel centrosinistra la presidente uscente e ricandidata, Catiuscia Marini, del Pd, ha già incassato il sostegno di Sel, del Psi e del Centro democratico.
In via di definizione una lista della presidente, che si dovrebbe chiamare "Riformisti e popolari", dove potrebbero essere ospitati anche esponenti centristi.
- CAMPANIA: Situazione fluida in Campania sulle coalizioni che si sfideranno. Nel centrodestra il governatore in carica Stefano Caldoro, appoggiato già da Forza Italia e Gal, ha posto la condizione della stessa alleanza del 2010 per candidarsi e per ora Area Popolare, con Ncd e Udc, resta col centrodestra. Ma con i centristi tenta un dialogo il Pd, con il candidato Vincenzo De Luca, che al momento ha aggregato Idv, Verdi, Psi, Scelta Civica e Repubblicani. L'obiettivo del Pd sarebbe di creare una grande coalizione con dentro Area Popolare, soprattutto dopo le scelte di Fi di allearsi con la Lega in altre regioni, ma anche a sinistra Sel e Rifondazione. Per ora Udc e Ncd restano però lontani, e Sel ha lanciato come candidato il suo segretario regionale, Salvatore Vozza.
- PUGLIA: Sono il segretario del Pd Puglia, Michele Emiliano, e l'ex presidente della Provincia di Bari, l'oncologo Francesco Schittulli, i candidati alla presidenza della Regione, rispettivamente per le coalizioni di centrosinistra e centrodestra. I partiti che sostengono Emiliano sono Pd, Sel, Puglia in più, Idv, Partito comunista, Socialdemocratici, Socialisti, Iniziativa democratica, Centro democratico, Udc, Realtà Italia, Partito del Sud. Le liste sono invece Pd, Noi a sinistra, Emiliano sindaco di Puglia, Emiliano per la Puglia, Popolari per Emiliano (Centro democratico, Udc, Realtà Italia), Partito comunista, Pensionati. A sostenere Schittulli ci sono i partiti Ncd, Fratelli d'Italia, Alleanza nazionale, Nuovo Psi, Forza Italia, Dc Pugliese, Noi per La Puglia e Pli.