Dopo le indiscrezioni di ieri - confermate da Alesandro Di Battista - sul fatto che il Movimento cinque stelle sarebbe intenzionato a inserire multe per chi viola il codice di comportamento a Roma - il Pd va all'attacco. Intanto anche il vice presidente della Camer Luigi Di Maio, in un'intervista al 'Corriere della sera' conferma: "A Roma i colpevoli saranno puniti". Intanto il Movimento cinque stelle è alla prese anche con la vicenda di Quarto con il sindaco Rosa Capuozzo che sarebbe intenzionata a ritirare le dimissioni.
L'annuncio del Pd - "Le sanzioni pecuniarie per chi dissente, proposte nel M5s, oltre a sfiorare il ridicolo credo che confermino l'ineludibile esigenza di procedere senza indugi a discutere e approvare una nuova legge sui partiti in attuazione dell'art. 49 della Costituzione". Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, contattato per telefono, sostiene che sia "il momento di imprimere una accelerazione e affrontare una discussione che è bene non continuare a rimandare".
"Capisco che - sostiene Guerini - i grillini si oppongono perché significa garantire trasparenza alla vita dei partiti, regole per la democrazia interna, garanzie per il pluralismo, libertà di dissentire. Ma è un problema che non riguarda questa o quella forza politica ma 'un pezzo' della qualità sostanziale della nostra democrazia". Il Pd, ricorda il vicesegretario, ha presentato un disegno di legge a prima firma proprio di Guerini e "altri ne sono stati depositati e sono in Commissione Affari Costituzionali: è il momento di imprimere una accelerazione".
Blog Grillo, multa non è contro chi dissente - "In merito alle notizie riportate dai media sulla sanzione di 150.000 euro a chi dovesse dissentire dopo la sua elezione con il M5S si precisa che il provvedimento è legato al non rispetto delle regole liberamente firmate prima delle elezioni e non a un generico dissenso. Le regole sono consultabili su questo sito". E' la risposta del M5S alle accuse di mancanza di democrazia interna dopo la pubblicazione del codice di comportamento per i candidati a Roma da parte della Stampa.