Affondo alla Camera del premier Renzi contro l'Ue, a suo dire protagonista di un 'frenetico immobilismo' che con il recente vertice di Bratislava ha dato 'poco più di niente', quando invece sarebbe necessario essere all'altezza delle sfide. Occasione le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue, in cui Renzi ricorda le emergenze da affrontare: l'Italia, promette, sarà durissima con i paesi che cercheranno di smarcarsi dalla questione migranti.
E poi basta con le regole burocratiche di fronte alle popolazioni colpite dal terremoto. Quanto ai giudizi di Bruxelles, secondo Renzi in Italia suscitano uno psicodramma, altri paesi fanno come credono. Il premier guarda dunque al vertice romano del marzo 2017: per il futuro dei 27 sarà - dice - uno spartiacque decisivo.