"Un comitato istituzionale del no con sindaci e amministratori locali": è quello che hanno lanciato i governatori di Lombardia, Roberto Maroni, Liguria, Giovanni Toti, e Veneto, Luca Zaia, per il referendum del 4 dicembre. La riforma costituzionale, hanno detto i tre governatori del centrodestra a Milano, "ricentralizza" e bisogna dunque "difendere il sistema delle autonomie, delle Regioni, dei territori e quindi della democrazia". La controproposta è quella già ipotizzata dai leader del centrodestra: presidenzialismo e federalismo.
"Renzi è sempre in tv, violando la legge sulla par condicio del 2000 e spero che qualcuno lo faccia notare all'Agcom". Lo ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, presentando a Milano con Giovanni Toti e Luca Zaia un comitato per il no al referendum costituzionale. "Ma diversamente da Renzi - ha aggiunto l'ex segretario della Lega - noi siamo sempre sul territorio, con la nostra rete potentissima di sindaci e amministratori locali. E penso che ce la faremo". "La nostra per il no - ha concluso Maroni - non è una posizione politica e ideologica, ma spieghiamo perché i cittadini, soprattutto quelli del nord, hanno tutto da perdere da questa riforma, che ricentralizza i servizi a partire dalla sanità".