Una pacca sulla spalla e una partita a calcio Balilla, con in un sottofondo hit degli anni Novanta come Rhythm of The Night di Corona. In mezzo alle Alpi, nell'isolata Caney Superiore, frazione di Settimo Vittone, i vertici del M5S si riuniscono a sorpresa nella casa di montagna di Gianroberto Casaleggio.
Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, insieme e sorridenti per scacciare i fantasmi di un rapporto che, da mesi, voci ormai cicliche danno per zoppicante.
Grillo arriva da Zurigo dove ieri sera ha messo sul palco il suo show Insomnia. Uno spettacolo che lo ha costretto a saltare la kermesse Sum#02, organizzata da Casaleggio e dell'associazione intitolata a suo padre.
Un'assenza, quella di Grillo, che è in linea con il "low profile" assunto da tempo. Mai come ora, una parola fuori posto di Beppe potrebbe rompere la difficile strategia di Di Maio per portare il Movimento al governo.
Una strategia che Grillo ha scelto di non ostacolare, che sia la Lega o il Pd il partner di governo del Movimento. "Siamo in buonissime mani con Di Maio, si sta comportando benissimo", sentenzia al termine del pranzo, durato circa tre ore.
Di Maio suggella l'idillio lanciando su facebook una foto che lo ritrae con Casaleggio e Grillo, tutti e tre sorridenti. Un gesto quasi anche per rimarcare la differenza tra il vertice di Caney Superiore e quello, contemporaneo, del centrodestra a Villa San Martino. Perché quello che si svolge a casa Casaleggio è un vertice in puro stile "grillesco": una grigliata organizzata nel giardino interno della villa, sapientemente circondata da filo spinato e cespugli. Fuori campeggia il cartello "evitate rumori inutili". Ma dentro si sentono grasse risate, qualche nota di piano e il rumore delle stecche di biliardino fatte rullare dai vertici del M5S e dai fedelissimi: Paola Taverna a Giancarlo Cancelleri fino ai membri del consiglio direttivo dell'Associazione Rousseau: Enrica Sabatini, Massimo Bugani e Pietro Dettori.
"Clima serenissimo", spiega Bugani uscendo dalla villa. E, in effetti, ad un certo punto si vedono Bugani, Grillo e Di Maio parlare fitto fitto, con Beppe che poggia una mano sulle spalle del giovane leader, come segno di incoraggiamento. Il governo? "Succederà tutto, e sarà una cosa meravigliosa", sottolinea Grillo. Ma su Berlusconi, oggetto anche di battute durante il pranzo, il veto resta. Un veto che risuona nel silenzio delle montagne innevate che circondano la villa. Arcore, per il M5S, oggi non è mai stata così lontana.