Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Forlì per una commemorazione di Roberto Ruffilli, studioso e senatore democristiano ucciso dalle Brigate rosse trent'anni fa. Il capo dello Stato è arrivato alla casa dove il politico fu giustiziato con tre colpi alla nuca da un commando brigatista proprio per la sua azione politica che cercava di riformare il sistema istituzionale italiano. Ruffilli era considerato il consigliere politico di Ciriaco De Mita e si collocava nell'area riformista democristiana.
Mattarella ha visitato la Fondazione Ruffilli ed è rimasto in raccoglimento nella stanza dove il professore fu ucciso. Il Presidente della fondazione gli ha regalato due libri: "Il cittadino come arbitro" dello stesso Ruffilli e una sua biografia.
"In Roberto Ruffilli - ha detto Mattarella - era difficile non avvertire il fascino, la trasparenza e la sua elegante ironia": seppe esaltare "il senso di comunità che lega tutti gli elementi della nostra Repubblica e il valore del pluralismo".
"L'insegnamento principale di Roberto Ruffilli viene dalla sua vita, limpida, generosa, rivolta agli altri". "Di Roberto Ruffilli - ha aggiunto - era difficile non avvertirne il fascino, la sua trasparenza, la sua elegante ironia. Ed anche il suo impegno di riversare nel concreto quanto studiava: è stato esemplare", ha aggiunto il capo dello Stato.