"Quello che è cambiato rispetto al passato è che l'Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti, contribuendo seppure involontariamente a incrementare il traffico di esseri umani e supplendo alla responsabilità che spetta all'Unione europea, ottundendo il vincolo di solidarietà che grava su ciascuno Stato membro": così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua informativa al Senato sulla vicenda Diciotti.
"Senza l'intervento concreto e diretto" della nave della Guardia Costiera italiana - ha evidenziato - molti dei migranti soccorsi "sarebbero morti". A dimostrarlo la ricognizione di un velivolo della Guardia Costiera in zona che, per Conte, aveva rilevato l'assenza del barcone soccorso con "chiare tracce di un affondamento quali iridescenze da idrocarburi, diversi giubbotti di salvataggio ed elementi strutturali di un'imbarcazione".
La vicenda Diciotti - ha detto Conte - "non è stata una bella pagina per l'Europa: che ha perso l'occasione per dare concretezza a quei principi di solidarietà e responsabilità che vengono costantemente evocati come valori fondamentali dell'ordinamento europeo".
Le operazioni di sbarco dei migranti - ha puntualizzato - soccorsi dalla nave Diciotti della Guardia "ad avviso delle Autorità italiane permanevano in capo alla responsabilità" di Malta.
Ma il governo di Malta - in una nota - definisce "inaccurati" i commenti fatti dal premier Giuseppe Conte, nella sua informativa, ribadendo che nel caso in questione "il governo italiano aveva la piena responsabilità dello sbarco (dei migranti), secondo il diritto internazione ed europeo". "Malta - attacca ancora il governo maltese - rinnova il suo invito a continuare con la cooperazione internazionale e a smettere con pubbliche dichiarazioni che sono false".
Un lungo applauso dai banchi di Lega e M5s in Aula al Senato subito dopo l'informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri, sulla vicenda della nave Diciotti.
"Nei 7 giorni in cui la Diciotti è stata in mare e nei 4 in porto, senza poter attraccare, è stato sospeso il diritto". Lo ha detto l'ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo al Senato, a nome del Pd, dopo l'informativa del premier Giuseppe Conte sulla vicenda Diciotti. "Non è stata una bella pagina per l'Europa, ma neanche per l'Italia", ha aggiunto.