"Lo sfruttamento sessuale delle donne è una pratica criminale purtroppo diffusa. È bene chiamare questa condizione con il nome appropriato: schiavitù. Si tratta dell'infame schiavitù del nostro secolo". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando dal Quirinale in occasione della festa delle donne.
"Non dovrebbe essere necessario - ma lo è, malauguratamente - ribadire - ha detto il presidente della Repubblica - che la civiltà non potrà mai convivere con la schiavitù. Dove questa sussiste, la civiltà è negata. Nessun compromesso - ha aggiunto il presidente Sergio Mattarella - è accettabile. Nessuna tolleranza può essere mascherata da realismo o da opportunismo. La tratta va sradicata. Colpendo chi controlla il traffico delle schiave costrette a prostituirsi. Stroncare il traffico è compito delle forze di polizia, dei magistrati, delle istituzioni nazionali e degli organismi internazionali. Ma tutta la società civile è chiamata a fare la propria parte, agendo con responsabilità e coerenza morale. Nessuno può restare indifferente".
"Non possiamo continuare ad assistere inerti alla violenza nelle case e nelle strade. Ancora ieri, nel nostro Paese, sono state assassinate due donne - Alessandra e Fortuna - vittime di una violenza prodotta da distorte e criminali mentalità di possesso e dominio", ha detto ancora Mattarella.
Mattarella: non assistere inerti a violenze su donne