"Gli stralci di intercettazione riportati sui quotidiani di oggi non possono far venir meno il profondo rispetto che ho sempre avuto per le istituzioni dello Stato. In particolare per il Presidente della Repubblica che costituisce il presidio della autonomia e della indipendenza della magistratura, la cui credibilità oggi deve prevalere su qualsiasi interesse personale. Ribadisco che nel corso del mio interrogatorio non ho mai coinvolto il Quirinale come può evincersi dalla completa registrazione di questo atto istruttorio". Lo afferma in una nota Luca Palamara.
IERI IL CAPO DELLO STATO HA INDETTO ELEZIONI SUPPLETIVE PER I DUE COMPONENTI GIA' DIMESSISI
Un altro togato del Csm coinvolto nella riunione con Luca Palamara e Luca Lotti sulla nomina del procuratore di Roma ha presentato le dimissioni: è Corrado Cartoni di Magistratura Indipendente.
"Non ho mai parlato di nomine", le dimissioni sono state date per "senso delle istituzioni", scrive l'ormai ex consigliere del Csm nella lettera in cui annuncia il suo passo indietro, indirizzata al vice presidente del Csm David Ermini.
"Ho rassegnato stamattina le dimissioni da Consigliere del Csm - scrive Cartoni - non per ammissione di responsabilità, ma per senso delle istituzioni. Non mi è stato consentito di difendermi, e lo farò nel procedimento disciplinare. Preciso che non ho mai parlato di nomine, come erroneamente oggi mi attribuisce un quotidiano".
Cartoni ringrazia "le centinaia di colleghi che, silenziosi, in questi giorni tremendi mi hanno manifestato la loro stima ed il loro affetto". E augura "buon lavoro" ai colleghi consiglieri e a chi subentrerà.