Saranno giorni di prove per il governo Conte, a rischio fuoco amico per le tensioni con Italia viva, nonostante la 'non belligeranza' proclamata da Palazzo Chigi. Per i prossimi dieci giorni il calendario è un labirinto di fuoco.
Martedi 18: al Senato è in arrivo un test decisivo con il decreto intercettazioni, all'esame dell'Aula. Forza Italia ripresenterà l'emendamento sulla prescrizione che ha segnato il tandem con Iv venerdì scorso, quando il senatore Giuseppe Cucca ha votato a favore (l'emendamento però è stato bocciato, perché la votazione è finita 12 a 12 e al Senato il pareggio equivale a un 'no'). Il partito di Renzi è pronto a ri-votarlo, allungando la distanza con Pd e M5s. Ma a stoppare l'operazione potrebbe essere il voto di fiducia del governo sul decreto.
Sempre il 18, il Senato voterà per eleggere due componenti del Garante per la privacy e dell'Autorità per le comunicazioni. Non si prevedono sorprese, anche perché la posta in gioco più alta, con il rischio di fronti opposti tra Pd e M5s, è sulle nomine di società partecipate come Enel, Eni, Poste e Mps, Terna, Enav.
Mercoledì 19: il balletto riprende alla Camera con la fiducia sul Milleproroghe. Lo stesso giorno a Montecitorio, sul tavolo della commissione Giustizia ci sarà la proposta di legge del forzista Enrico Costa che punta a ripristinare la prescrizione allo stato pre-riforma dei 5Stelle. Dunque rischiosissimo. Il ddl dovrebbe arrivare al voto dell'Aula il 24 febbraio. Il 19 è anche il giorno della spola di Conte tra Senato e Camera per riferire sul bilancio comunitario in vista del Consiglio europeo del 20 febbraio, mentre lo stesso pomeriggio Iv fa sapere che Renzi tornerà nel salotto di Bruno Vespa.
Giovedì 20: Iv incontrerà la stampa per lanciare il suo piano per le infrastrutture, mentre per il 27 è previsto un evento sulla giustizia.
Venerdì 22: i Dem si ritroveranno in assemblea. E lo stesso farà quel giorno Iv, che il 2 marzo volerà agli Stati generali.