"Ci coordiniamo come centrodestra. Faremo tutto come opposizione unita e compatta. Se non verrà risposta dall'esecutivo chiederemo risposte ad altri". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, risponde alla domanda se tornerà a parlare con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Il 2020 sia un anno bianco fiscale perche' siamo di fronte a un anno drammaticamente straordinario. Lo Stato non può bussare alle porte delle attività chiedendo quello che non c'è. Serve più coraggio". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Fb. E alla domanda se ci siano i soldi per consentire che non si paghino le tasse lui ribatte: "I soldi ci sono in Italia. Non stiamo chiedendo soldi agli altri Paesi, ma una moratoria di almeno un anno per gli impegni fiscali. Ipotizzare che tutto il 2020 sia un anno a rischio è di buon senso. La Bce ha il suo ruolo altrimenti ci saranno lavoratori dimenticati".
"Contro il decreto sento tanti cittadini. I primi a parlare sono i sindaci della zona rossa: loro dicono che il decreto ignora le loro richieste", aggiunge Salvini, attaccando il provvedimento del governo soprattutto sulla questione tasse. E, per l'esponente leghista sarebbero "insoddisfatti anche gli imprenditori. E anche un sindaco del Pd, poi la Coldiretti e i commercialisti". "E' fondamentale - insiste - che il governo sia in funzione. In queste 70 pagine di decreto manca tanto per curare l'Italia".
"La Lega e' pronta a migliorare questo decreto, ma è inaccettabile che ci sia un indulto mascherato. Non è possibile mettere tutto e il contrario di tutto. Se c'è la voglia di migliorarlo noi della Lega ci siamo, ma per ora ci sono misure per italiani di serie A e di serie B. O si migliorano i passaggi sul fisco, sugli autonomi, su tante materie, o noi non ci stiamo a deleghe in bianco", assicura Salvini. "Stiamo raccogliendo tutte le proposte dal mondo produttivo che hanno letto il decreto e ci dice che cosi' non basta. Se il decreto migliora c'è l'ok della Lega, se rimane questo, non firmiamo deleghe in bianco" avverte. "Conte venga al più presto in Aula", è la sua richiesta.
E per quanto riguarda la possibilità di rifarci al modello coreano per la mappatura dei contagi Salvini osserva: "Sono d'accordo con la modalità coreana per seguire e tracciare i soggetti positivi e contagiati ed evitare che girino il mondo. Nessun complotto, ma ricordiamoci che il paese da cui è partito tutto è la Cina e non è il 'salvatore della patria', tecnologicamente parlando. Non vorrei dare i dati privati degli italiani ad un regime che non è un regime democratico. Tracciabilità si, ma proteggendo la sicurezza nazionale"