Sono a quota 500 le firme dei sindaci che hanno sottoscritto l'appello al premier Conte per chiedere 5 miliardi di euro nel decreto di aprile e il conferimento ai Sindaci dei necessari poteri per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri. La "fase due è alle porte, e per i primi cittadini l'urgenza è riuscire a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, realizzando tra l'altro uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi", spiega una nota.
Intanto è in programma intorno alle 15 in videoconferenza, a quanto si apprende, una riunione della task force presieduta da Vittorio Colao per studiare soluzioni per la fase 2 della ripartenza.
Audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera del ministro ministro Francesco Boccia: "Le ordinanze delle Regioni hanno quasi sempre attuato le indicazioni dei Dpcm. Nella fase di passaggio dalla 1 alla 2, alcune sono più restrittive e vanno bene, ad esempio non far aprire alcune attività che il governo, sentito il Cts, ha deciso che si possono far ripartire. Ciò funziona oggi come all'inizio della crisi, le Regioni hanno sempre potuto inasprire. Ma l'allentamento non è possibile, si va in contrasto con le norme ordinarie".