Il premier Giuseppe Conte rivendica il risultato di aver ottenito òuna accelerazionein Ue sul piano sul Recovery Fund e la maggioranza è compatta con lui e anche Beppe Grillo plaude: '"Forse l'Europa comincia a diventare una Comunità. "Giuseppi" sta aprendo la strada a qualcosa di nuovo. Continuiamo così!". Ma è scontro con Matteo Salvini.
"Approvato il MES, una drammatica ipoteca sul futuro dell'Italia e dei nostri figli. Di tutto il resto, come il Recovery Fund, si parlerà solo più avanti, ma già si delinea una dipendenza perenne da Berlino e Bruxelles. Sconfitta, fallimento, disfatta, oltretutto avendo impedito al Parlamento di votare, violando la legge", dice il leader della Lega, Matteo Salvini mentre Giorgia Meloni fa sapere di avere presentato un odg che verrà messo in votazione alla Camera contro l'uso del Mes.
La maggioranza plaude a Conte.
"I governi Ue hanno compreso l'importanza della proposta del Governo Conte per un fondo europeo a sostegno di famiglie e imprese. Quello che chiedevamo. L'Europa si sta muovendo, come si è visto in questi giorni drammatici di emergenza Covid-19. Ora sta alla nostra forza, alla nostra creatività, al nostro impegno realizzare la rinascita e ricostruire la fiducia", dice il leader del Pd, Nicola Zingaretti.
"Il match è ancora in corso, ma possiamo dire di aver raggiunto un primo importante risultato: il Recovery Fund. Ora bisogna lavorare sui tempi, affinché i fondi siano disponibili da subito, per aiutare imprese, lavoratori e famiglie italiane. C'è un'Italia da ricostruire. Solo uniti ce la faremo". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, commentando l'esito del videosummit europeo. E aggiunge: "Grazie al presidente Conte per l'ottimo lavoro svolto fino ad ora. Grazie a chi sostiene la nostra Nazione nella sfida più importante di sempre. Non molliamo".
Del resto, il premier al tavolo Ue scandisce una frase: "l'emergenza coronavirus da sanitaria è diventata economica e sociale. E ora è anche politica". Tradotto: un atteggiamento ostile dell'Europa rischia di destabilizzare, pericolosamente, la politica interna degli Stati membri. Conte, nelle prossime settimane sarà chiamato ad illustrare il piano Ue in Parlamento. A quel punto è possibile che alle sue comunicazioni seguano delle risoluzioni. E, proprio sulla risoluzione di maggioranza, potrebbero confluire le tensioni tra Pd e Iv (pro-Mes) e M5S. Con lo spettro di una spaccatura del Movimento e della formazione, in Parlamento, di una maggioranza pro-fondo salva Stati costruita da Pd, Iv, FI e un pezzo di Cinque Stelle. A questo, però, i vertici del Movimento non vogliono arrivare, consapevoli che, senza il paracadute europeo, potrebbero affarci soluzioni ancora meno digeribili. "Chi non vuole l'Ue sceglie la patrimoniale", spiegava, questa mattina, l'ex premier Enrico Letta.