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Nizza: Copasir sentirà Lamorgese e Gabrielli. Salvini all'attacco

I leader Ue: lavorare per il dialogo, no alle divisioni. Circolare della Polizia: 'Massima attenzione sugli obiettivi francesi in Italia'

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ascolterà nei prossimi giorni il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e il capo della Polizia Franco Gabrielli. L'audizione, sottolinea il presidente del Copasir Raffaele Volpi, sarà dedicata "alla vicenda del cittadino tunisino che, transitato dall'Italia, ha poi compiuto il sanguinoso attentato in Francia" e sugli scontri di piazza che si sono verificate in diverse città italiane durante le proteste contro il Dpcm.

"Se per l'attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del Ministro dell'Interno Lamorgese". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.  

Intanto è massima attenzione sugli obiettivi francesi in Italia e allerta per il personale delle forze di polizia impegnate sul territorio. E' quanto prevede una circolare del capo della Polizia Franco Gabrielli inviata a prefetti e questori dopo l'attentato a Nizza. Quanto avvenuto in Francia è stato analizzato durante una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) nel corso della quale l'intelligence ha segnalato la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in prossimità delle sedi istituzionali francesi. Al momento, viene sottolineato in ambienti del Viminale, su questi obiettivi c'è già il massimo livello di protezione - con una vigilanza fissa dell'Esercito e una vigilanza dinamica delle forze di polizia - e, dunque, va mantenuta alta l'attenzione. Il dispositivo di protezione potrebbe comunque essere rimodulato nelle prossime ore.Nel documento si invitano prefetti e questori a sensibilizzare tutte le forze in campo affinché monitorino con particolare attenzione sedi istituzionali, culturali e di rappresentanza della Francia ma, anche, tutti gli altri obiettivi sensibili e potenzialmente esposti a rischio: dalle sedi di governo a quelle istituzionali fino a obiettivi religiosi e diplomatici. Alle autorità di pubblica sicurezza sul territorio si chiede anche di potenziare il monitoraggio di tutti gli ambienti a rischio e di attivare tutte le reti informative.

"Noi leader europei siamo scioccati e rattristati dagli attacchi terroristici in Francia, e li condanniamo nei termini più forti possibili. Questi rappresentano attacchi ai nostri valori condivisi. Siamo uniti e fermi nella nostra solidarietà con la Francia, nella nostra comune e continua lotta contro il terrorismo e l'estremismo violento. Chiediamo ai leader mondiali di lavorare per il dialogo e la comprensione tra le comunità e le religioni, più che per le divisioni". Così i leader dell'Ue in una dichiarazione pubblicata all'inizio della loro videoconferenza sul Covid.

"L'attentato di Nizza è un attentato all'Europa. Le notizie di stampa sul percorso fatto dall'attentatore prima di arrivare in Francia confermano che l'intero meccanismo di gestione dei flussi migratori ha bisogno di regole condivise a livello comunitario, ed evidentemente di controlli più approfonditi. L'attentatore sarebbe passato dal Centro di accoglienza di Lampedusa, ed è bene ribadire che l'Amministrazione comunale dell'isola non ha nessun ruolo nella gestione del Centro". Lo dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello.

"Perfetto. A quanto pare l'attentatore di Nizza è arrivato da Lampedusa. Perfetto. Avanti così. Più navi da crociera. Probabilmente se l'è presa perché la piscina al ponte sette non era agibile". Così il deputato leghista Claudio Borghi.

"Cosa aspetta il governo italiano ad appurare subito la veridicità della notizia secondo la quale l'attentatore tunisino di Nizza sarebbe arrivato poco fa a Lampedusa? - chiede  il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri - Che sui barconi si infiltrassero anche terroristi è sempre stato più che un sospetto. Solo il governo rossogiallo ha continuato con una politica cieca e negazionista sui pericoli dell'immigrazione clandestina aprendo a tutti, annunciando pericolose sanatorie e smantellando i decreti sicurezza. Il processo va fatto a chi porta i clandestini, non a chi li blocca. Basta sbarchi, basta immigrazione incontrollata. Il terrorismo islamico è una costante minaccia per l'Europa e l'Occidente. Per fermarlo servono scelte ben più serie e drastiche, non certo i porti spalancati a chiunque". 

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