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Covid: riunione tra Conte, capidelegazione e il Cts

Il governo valuta Italia zona rossa o arancione nei giorni festivi

E' in corso il vertice tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Boccia, Lamorgese, D'Incà, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fraccaro, i capidelegazione di maggioranza e il Comitato tecnico scientifico per valutare un'ulteriore stretta sull restrizioni nel periodo natalizio. 

Il governo valuta un irrigidimento delle misure anticontagio nei giorni festivi e prefestivi: l'idea è quella di rendere tutta l'Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio, permettendo però un allentamento per i piccoli Comuni. Si valuta una deroga che dia, a chi abiti in paesi sotto i 5000 abitanti, la possibilità di spostarsi entro i 30 chilometri. E' quanto si è appreso da fonti di governo al termine della riunione dei capi delegazione di ieri. 

L'ipotesi è adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle disposizioni come annunciato anche dalla Merkel in Germania, per evitare la terza ondata. Non si sarebbe entrati nello specifico delle misure, anche perché si vuole attendere l'incontro previsto con il Cts. Una riunione tra i capidelegazione della maggioranza, il Cts e la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese è infatti in programma oggi.

"Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19. La nostra comunità nazionale, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie. Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio", scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

"Coerenza". E' la linea della ministra di Iv Teresa Bellanova. "Confrontiamoci con la comunità scientifica e decidiamo misure coerenti e comprensibili", è la sua posizione . "Anche più restrittive di quelle attuali, se necessario, ma comprensibili. Perché solo così i cittadini saranno indotti a rispettarle". Bellanova - viene ricordato - aveva posto questo tema sullo stop agli spostamenti a Natale e Capodanno che, mentre blocca i Comuni, magari per distanze inferiore al chilometro, consente di muoversi nelle città, spesso a distanze ben più grandi.

"Si può ragionare su alcune deroghe per piccoli comuni" "ma devono rimanere piccole eccezioni alla linea del rigore e della fermezza che deve essere centrale". Così fonti 5S ribadiscono la posizione del Movimento. Dai cinquestelle si esprime inoltre soddisfazione per la posizione assunta nelle ultime ore dal Pd che ha chiesto una stretta ulteriore anche se, viene sottolineato, negli ultimi giorni ci sono stati troppi "ondeggiamenti" da parte dei Dem, che hanno assunto almeno 3 diverse posizioni.

"Le misure del Governo stanno funzionando. Malgrado questo, il numero di vittime è drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del Cts, occorre valutare l'adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi". È quanto emerso oggi nel corso di una riunione dei ministri Pd con i capigruppo di Camera e Senato, il segretario Zingaretti e vicesegretario Orlando.

"Potrebbero arrivare ulteriori restrizioni perché i contagi stanno tornando un po' a risalire", ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Region. "Con il virus dobbiamo convivere - sottolinea Bonaccini - bisogna avere un equilibrio e una responsabilità che provi a conciliare le due cose: che la pandemia sanitaria venga affrontata, arrestata e col vaccino poi sconfitta, ed evitare la pandemia economica e sociale".

Le ipotesi di deroghe sugli spostamenti interessano oltre 10 milioni di italiani che vivono in piccoli comuni con meno di 5mila abitanti che sono circa il 69% del totale dei comuni italiani. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Fondazione Divulga.

La proposta dell'Abruzzo: in zona gialla dal 21/12 - "La posizione dell'Abruzzo è che nell'attribuire la fascia di appartenenza si debba prioritariamente tenere conto dei dati epidemiologici reali. Con questo spirito decidemmo di anticipare la zona rossa con decorrenza mercoledì 18 novembre senza attendere il successivo report della Cabina di Regia. Accettando questa versione, l'Abruzzo potrebbe tornare in zona gialla al più tardi lunedì 21 dicembre". A sostenerlo è il Governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio. "Rispetto alla posizione della Regione - spiega Marsilio - il Ministro Speranza ha replicato che mantiene la disponibilità a considerare come termine di decorrenza quello di mercoledì 23 dicembre, riconoscendo gli effetti dell'anticipazione autonoma della zona rossa ma senza 'derogare' dalla durata dei periodi di 'permanenza'".

Preoccupano, per il rischio di risalita dei contagi, le scene di assembramenti per i regali o per l'aperitivo nei centri delle grandi città. Il commissario Arcuri ha definito gli assembramenti insopportabili.

A Milano coda per l'aperitivo in centro - A Milano, come in tutta la Lombardia, con l'ingresso nella zona gialla da oggi si torna a pranzare al ristorante e a prendere l'aperitivo o il caffè al bar, ma fino alle 18. Il centro di Milano, complice anche la bella giornata di sole dopo tanti giorni di pioggia, è stato letteralmente preso d'assalto dalle persone: c'è chi passeggia, chi compra i regali di Natale e chi torna a fare il rito dell'aperitivo. Al Camparino, storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, c'è la coda di persone pronte a entrare per bere un cocktail al banco o sedersi al tavolino nel dehor. Tra di loro c'è Paolo in compagnia di un amico: "ci è mancato moltissimo l'aperitivo a bar e quindi stamattina siamo usciti per concedercene uno".

A Roma corsa allo shopping, traffico e folla in centro - Pienone anche oggi in centro a Roma, complice anche la giornata di sole. Traffico nelle vie centrali e strade dello shopping affollate, per la caccia ai regali di Natale. Anche ieri tanta gente per strada, specie nel pomeriggio quando è stato necessario attuare alcune chiusure su via del Corso in corrispondenza delle intersezioni con via del Parlamento, via della Vittoria e piazza del Popolo ad intervalli di circa 15 minuti nonché la chiusura delle fermate metro "Flaminio" e "Spagna" per circa 2 ore. Nei controlli disposti dal Questore per verificare il rispetto del distanziamento sociale e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nell'ambito delle misure anti-covid, ieri sono state identificate 665 persone e controllati 121 esercizi commerciali.

Folla in centro a Bologna per lo shopping - Centro di Bologna affollato nella penultima domenica prima di Natale, con 'fiumi' di persone che dalla tarda mattinata si sono riversate nelle strade della zona "T" pedonalizzata per fare acquisti e passeggiare, approfittando della giornata di sole e dei ristoranti aperti a pranzo. Oltre alle strade dello shopping nei negozi, è molto frequentata anche piazza Santo Stefano, dove è allestito il tradizionale mercatino di antiquariato.

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