L'amministratore delegato di Gazprom Alexei Miller ha riconosciuto oggi che il 2022 è stato "un anno molto difficile" per il suo gruppo, segnato da un grande cambio di strategia, con le esportazioni che ora si rivolgono all'Asia dopo la crisi tra Mosca e l'Occidente.
"Voglio sottolineare subito che il 2022, ovviamente, si è rivelato molto, molto difficile", ha dichiarato Miller nel corso di una conferenza stampa di fine anno. Il numero uno di Gazprom ha detto di aver notato "cambiamenti radicali nei mercati energetici", spinti dalle conseguenze delle sanzioni contro Mosca come rappresaglia per l'intervento militare in Ucraina.
Le autorità ucraine hanno annunciato un allarme aereo in tutta l'Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda. L'allerta dichiarata a causa del decollo di aerei russi sul territorio della Bielorussia. Questo è evidenziato, riporta Unian, dalla mappa degli allarmi aerei e dai dati del gruppo di monitoraggio Belarusian Gayun. E' stato registrato il decollo di un A-50 a Machulyshchy e di un jet da combattimento a Baranovichi. Successivamente, un MiG-31K dell' aeronautica russa con il numero RF-92215 è stato registrato mentre decollava a Machulyshchy. Il MiG-31K può trasportare missili Dagger. "La nostra difesa antiaerea non può intercettare questi missili, quindi, ad ogni decollo, viene annunciato un allarme aereo in tutta l'Ucraina", sostiene Kiev.
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, riporta la Tass, ha nel frattempo sosstenuto che nessun "piano di pace sull'Ucraina" è possibile se non tiene conto delle quattro nuove regioni che si uniscono alla Russia.
L'esercito russo ha bombardato questa mattina la città orientale di Kharkiv e la regione, il sindaco Igor Terekhov ha scritto su Telegram: "Kharkiv è sotto tiro. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di osservare le misure precauzionali", come riporta Unian. Il capo militare regionale Oleg Sinegubov ha esortato a non ignorare l'allerta. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime e danneggiamenti. Intanto l'amministrazione comunale di Kiev ha lanciato l'allarme aereo nella capitale.
La regione meridionale di Kherson è stata attaccata 50 volte nelle ultime 24 ore, tre civili sono rimasti feriti, come riporta Ukrinform. Yaroslav Yanushevych, capo dell'amministrazione militare regionale ha scritto su Telegram: "Nell'ultimo giorno gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 50 volte con artiglieria, Mlrs, mortai e carri armati. La sola città di Kherson è stata colpita per 23 volte. I proiettili nemici hanno colpito un ospedale, un asilo, magazzini, edifici privati e appartamenti".
Centinaia di civili terrorizzati dai bombardamenti russi sono in fuga da Kherson, code di macchine si formano ai posti di blocco in uscita dall'area metropolitana. Lo scrive la Bbc pubblicando le foto delle auto in fila il 25 dicembre, proprio il giorno di Natale 400 residenti hanno abbandonato la loro città. "Prima i russi ci bombardavano da sette a 10 volte al giorno, ora sono 70-80 volte, tutto il giorno. È troppo spaventoso. Amo l'Ucraina e la mia cara città. Ma dobbiamo andare", ha raccontato una donna partita in treno con la famiglia. L'evacuazione è facilitata dal governo ucraino. L'esercito russo ha lasciato Kherson l'11 novembre scorso.
Il governatore regionale in esilio riferisce che il comando russo ha lasciato la città di Kreminna, nella regione di Lugansk, dove sono in corso intensi combattimenti. Anche i civili russi che si trovavano nella città sono fuggiti. Sergii Gaidai ha affermato che la liberazione di Kreminna aprirà la strada alle forze armate ucraine a Starobilsk, o in direzione di Rubizhny e Severodonetsk. Secondo Gaidai, la leadership militare dell'esercito di occupazione si è trasferita in altri insediamenti occupati e i civili russi stanno tornando nel territorio della Federazione.
E secondo il New York Times, l'esercito ucraino si sta avvicinando alla liberazione di Kreminna, città piccola ma strategicamente importante poiché la sua liberazione aprirà la strada alle forze armate di Kiev verso Severodonetsk e Lysychansk al momento in mano alle truppe russe. "Kreminna è la porta d'accesso a due città molto più grandi nelle vicinanze, Severodonetsk e Lysychansk, importanti centri industriali del Donbass. Prendere Kreminna e altri insediamenti vicini amplierà il punto d'appoggio delle forze ucraine nella regione e darà loro il controllo sulle strade principali che portano a Severodonetsk e Lysychansk", scrive il quotidiano statunitense.
Il numero di civili ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa è "considerevolmente superiore" ai 6.884 noti finora: ha dichiarato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr). Lo riporta il Guardian. Il conteggio del numero di vittime civili in Ucraina secondo l'Onu indica che i morti accertati tra il 24 febbraio e il 26 dicembre sono 6.884, di cui 429 bambini. Ma l'agenzia sottolinea che è probabile che la cifra effettiva sia "considerevolmente più alta, poiché le informazioni da zone in cui ci sono state intense ostilità è ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky cerca la sponda dell'Italia sui sistemi antiaereo vitali per difendere l'Ucraina dagli attacchi russi. Dopo una telefonata con Giorgia Meloni, il leader ucraino ha riferito che la premier lo ha "informato" che a Roma "si sta valutando la questione della fornitura di sistemi di difesa aerea a protezione dei cieli ucraini". Da Palazzo Chigi, Meloni ha rinnovato "il pieno sostegno" del governo all'Ucraina in ambito politico, economico, umanitario e anche militare. E confermando la sua intenzione di recarsi a Kiev con l'arrivo del nuovo anno, la premier ha invitato Zelensky a venire in visita a Roma. Il presidente ucraino ha ringraziato l'Italia "per la solidarietà e il supporto" e lodato "lo stanziamento del governo italiano di ulteriori 10 milioni di euro in aiuti". Per poi discutere con Meloni del piano di pace promosso da Kiev, con il quale Zelensky punta a organizzare un summit all'Onu a febbraio, in occasione del primo anniversario della guerra.