"Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al ministro dell'Interno e al Comandante dell'Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l'arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura".
LA CONFERENZA STAMPA DEI CARABINIERI
MELONI A PALERMO, "E' UNA GIORNATA STORICA"
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Procura a Palermo per incontrare il procuratore capo Maurizio De Lucia e l'aggiunto Paolo Guido che hanno coordinato l'indagine dei Ros dei carabinieri che ha portato all'arresto del superlatitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Sulla strada all'aeroporto al capoluogo siciliano, la premier e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano si sono fermati in raccoglimento davanti alla stele di Capaci che ricorda le vittime della strage nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
"Penso fosse doveroso, è un po' come dire che qualcuno ha raccolto quel testimone e la guerra va avanti" ha detto la presidente del Consiglio spiegando il gesto del raccoglimento davanti alla stele di Capaci. "E' una giornata storica, un giorno di festa per le persone per bene, per le famiglie delle vittime della mafia, perché il sacrificio di tanti eroi non era vano", ha poi aggiunto la premier ai cronisti a Palazzo di giustizia dopo l'incontro col procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia. "Mi piace immaginare che questo possa essere il giorno nel quale viene celebrato il lavoro degli uomini e delle donne che hanno portato avanti la guerra contro la mafia. Ed è una proposta che farò". "Un messaggio alla parte sana di Palermo, come quelli che davanti alla clinica hanno applaudito all'arresto di Messina Denaro? Non verranno lasciati soli, il messaggio è di continuare a credere che lo Stato può dare risposte migliori, che lo Stato c'è, si occuperà di loro, faremo del nostro meglio perché non debbano mai trovarsi nella disperazione di dover fare una cosa che non vogliono mai fare. Ma devono avere anche l'alternativa e noi dobbiamo costruire l'alternativa, dobbiamo fare tutto quello che possiamo, perché quello è lo strumento più efficace nella lotta al cancro della mafia" ha detto Meloni.
SALVINI: 'ISTITUZIONI NON MOLLANO, GRAZIE AGLI UOMINI DELLO STATO'
"Dopo trent'anni di latitanza è finito in manette il superboss Matteo Messina Denaro. È con profonda emozione che ringrazio le donne e gli uomini dello Stato che non hanno mai mollato, confermando la regola che prima o poi anche i più grandi criminali in fuga vengono braccati e assicurati alla giustizia. È una bella giornata per l'Italia e che serve da ammonimento per i mafiosi: le istituzioni e i nostri eroi in divisa non mollano mai": così il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
Messina Denaro, Nordio: 'Una bella giornata per la giustizia italiana'
PIANTEDOSI: 'FORTUNA ESSERE MINISTRO DELL'INTERNO IN UN GIORNO COSI'
"Vivo l'emozione di essere il ministro che ha visto compiersi l'ultimo grande arresto di un grande boss di mafia e penso a più di 30 anni fa, allorquando muovevo i primi passi nell'amministrazione dell'Interno, nei giorni in cui si verificavano gli episodi peggiori della guerra di mafia. Penso alla fortuna di oggi, vivere da ministro dell'Interno questa giornata che mi ripaga dell'indignazione di quei giorni", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in visita alla caserma del Ros a Palermo.
LA RUSSA: 'LA LOTTA ALLA MAFIA NON CONOSCA TREGUA'
"Desidero rivolgere il mio sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'arresto di Matteo Messina Denaro, la cui cattura è una notizia bellissima per la nostra nazione. All'indomani dell'anniversario dell'arresto del Capo dei capi Toto' Riina, magistratura e Forze dell'ordine hanno inferto oggi un altro colpo durissimo alla criminalità organizzata. Bene così, la lotta alla mafia non conosca tregua". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
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