/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mattarella: 'Con le elezioni consacriamo la sovranita' dell'Ue'

Mattarella: 'Con le elezioni consacriamo la sovranita' dell'Ue'

Il capo dello Stato: 'Necessario l'impegno per la pace ma senza baratti insidiosi'

ROMA, 02 giugno 2024, 19:18

Redazione ANSA

ANSACheck

MATTARELLA, CON LE ELEZIONI CONSACRIAMO SOVRANITA ' DELL 'UE - RIPRODUZIONE RISERVATA

La ricerca della pace è "la grande sfida, l'orizzonte che abbiamo di fronte" ma c'è un confine insuperabile: non si può rischiare di cadere nella trappola di "baratti insidiosi". Mai svendere "sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione, prosperità economica in cambio di sudditanza". Sergio Mattarella parla al corpo diplomatico accreditato in Italia e riunito nel salone dei Corazzieri in occasione della Festa della Repubblica e pianta alcuni paletti. Il capo dello Stato non entra ovviamente nel dibattito politico internazionale che coinvolge anche l'Italia, ad esempio sull'uso delle armi occidentali in territorio russo da parte di Kiev, ma vola alto e non nasconde la propria preoccupazione per la violenza dei conflitti alle porte d'Europa citando anche quanto accade a Gaza con il "numero sconvolgente di vittime tra la popolazione civile palestinese".

La doverosa spinta verso la ricerca della pace non può quindi superare i limiti che definiscono la nostra società. Non si può cercare la pace ad ogni costo, rinunciando ai valori fondamentali dell'Occidente e dell'Unione europea. Il presidente lancia un richiamo etico spiegando quanto sia difficile una trattativa quando i diritti fondamentali dell'uomo sono minacciati da un'aggressione esterna. La Russia è la sola responsabile poichè "ha demolito l'architettura di sicurezza che ha garantito pace e stabilità al continente europeo e ha lanciato una nuova, angosciosa, corsa agli armamenti".

Una riflessione che il presidente allarga anche alle prossime elezioni europee esplicitando la propria visione europeista proprio nel giorno in cui la premier, a poca distanza dal Quirinale, spiegava che saranno "un referendum fra due visioni opposte". In effetti sembra proprio così a sentire le parole di Mattarella che esalta la forza della scelta europea e ne ricorda il patto di sovranità firmato dai Paesi membri: "fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi", come la lotta di Liberazione e la scelta repubblicana, "è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell'Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l'elezione del Parlamento Europeo, la sovranità".

Quindi, con un armonico intreccio tra l'Unione europea e i valori che rappresentano la Festa della Liberazione, il capo dello Stato ricorda agli italiani che "il 2 giugno del 1946, l'Italia sceglieva la Repubblica. Quel voto - all'avvio della vita democratica - rappresentò per gli italiani una chiamata alla responsabilità. In quegli anni di speranze diffuse, le aspirazioni al benessere e al miglioramento della condizione personale, procedevano insieme alle conquiste democratiche e sociali". Infine una raccomandazione ai prefetti italiani, la cui opera il Quirinale celebra ogni anno per il 2 giugno: "il lavoro dei prefetti è prezioso a favore dell'unità del Paese e della sua coesione" e serve per "gli spazi di mediazione per la tutela dell'occupazione e per il superamento dei conflitti sociali". Ma non solo, Mattarella ricorda ai prefetti che anche a loro spetta il compito di tutelare "la garanzia dell'esercizio del diritto di riunione e manifestazione".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

 

IL MESSAGGIO DL CAPO DELLO STATO IN OCCASIONE DEL 2 GIUGNO

"Nel 1946 la scelta del popolo italiano per la Repubblica scrisse una pagina decisiva di democrazia e pose le basi per un rinnovato patto sociale, che avrebbe trovato compiuta articolazione nella Carta costituzionale. Un esito al quale si giunse dopo i tragici eventi bellici e la lotta di Liberazione dal nazifascismo, costellata da molteplici episodi di eroismo, da eccidi efferati, di cui nel corso di quest'anno viene commemorato l'ottantesimo anniversario in numerose località". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio ai prefetti in occasione della Festa della Repubblica. "Fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi è dovere civico", aggiunge il capo dello Stato.

"Fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi", come la lotta di Liberazione e la scelta repubblicana, "è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell'Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l'elezione del Parlamento Europeo, la sovranità".

"Fare memoria è un esercizio proprio a ogni cittadino e soprattutto per quanti - scrive Mattarella -, esercitando pubbliche funzioni, trovano nei principi costituzionali di libertà, uguaglianza e solidarietà una bussola di sicuro orientamento di fronte alle complesse sfide del presente. I Prefetti, in particolare, sono chiamati nei territori provinciali a essere, ogni giorno, perno di unità e di coesione sociale, incarnando, nei delicati ambiti affidati, la missione di instancabili "operatori della Costituzione", adoperandosi per il bene comune".

Il lavoro dei prefetti è "prezioso a favore dell'unità del Paese e della sua coesione" e vale "dagli spazi di mediazione per la tutela dell'occupazione e per il superamento dei conflitti sociali, alla cura, con le amministrazioni locali, delle fasce più deboli della popolazione, a percorsi efficaci di accoglienza e di integrazione dei migranti". "Vale per la tutela delle libertà dei cittadini nello svolgersi della vita quotidiana, per lo sviluppo - aggiunge - di efficaci cornici di sicurezza per territori sempre più sicuri e vivibili. Vale per la garanzia dell'esercizio del diritto di riunione e manifestazione".

"Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l'opera prestata, rinnovo ai Prefetti e a tutti coloro che si adoperano per il bene della collettività gli auguri di buon lavoro e di buona Festa, nell'auspicio che la ricorrenza del 2 giugno rafforzi la consapevolezza e l'orgoglio della partecipazione, prerogativa di ciascun cittadino": con questo auspicio il presidente della Repubblica ha chiuso il messaggio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza