Si sono riaperti alle 7 i seggi in 105 comuni per il secondo turno delle amministrative. Le sfide principali ai ballottaggi sono quelle di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino. Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede.
Netto calo dell'affluenza nel primo giorno di voto per i ballottaggi. Una flessione di sette punti rispetto al primo turno quando il dato "territoriale" aveva retto rispetto a quello per le europee che non ha raggiunto la soglia del 50% facendo segnare il risultato peggiore di sempre.
Per il secondo turno delle elezioni amministrative alle 23 ha votato il 37,00 % degli aventi diritto, in calo rispetto al primo turno di circa 16 punti. È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo e che si riferiscono a tutte le 3.586 sezioni in 102 comuni. Nelle stesse sezioni alle 23 di domenica 9 giugno, nel primo turno, la percentuale dei votanti era stata del 53,21%. Complessivamente sono 102 i comuni (al voto anche tre comuni in Sicilia non monitorati dal sito Eligendo del Viminale) in cui i seggi resteranno aperti fino alle 15 di oggi.
Tre le sfide principali per la poltrona di sindaco: Firenze, Perugia e Bari.
Nel capoluogo toscano il dato dell'affluenza è nella media nazionale (28,67%) nel duello per Palazzo Vecchio.
La candidata Sara Funaro, che ha ottenuto al primo turno il 43%, può contare sul campo largo con il sostegno degli M5s e dell'Idv. Dal canto suo il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86%, ha incassato l'appoggio della 'ricostituita' Dc fiorentina e Toscana.
Molto bassa, invece, l'affluenza a Bari (18,53%) dove la partita si gioca tra il candidato del Pd, Vito Leccese che due settimane fa ha ottenuto il 48% e Fabio Romito che si è fermato al 29%. Anche in questo caso il centrosinistra si è compattato intorno a Leccese dopo l'accordo stretto con Michele Laforgia che al primo turno era sostenuto dai Pentastellati e Avs. Romito tenta la rimonta e segnala un episodio di presunte irregolarità in una sezione elettorale dove, a suo dire, ad un elettore è stata consegnata una scheda già votata per il candidato di centrosinistra.Al votare anche il primo cittadino uscente ed eletto eurodeputato, Antonio Decaro: "Ho votato per diventare ex sindaco", afferma ironico in un post su Facebook in cui allega la foto che lo immortala mentre inserisce nell'urna la scheda elettorale.
A Perugia, dove il dato delle 19 è il più alto tra i capoluoghi (38,05%), le due candidate a sindaca - Vittoria Ferdinandi, centrosinistra e civici, e Margherita Scoccia, centrodestra e civici - hanno votato nella stessa scuola del capoluogo umbro di Borgo XX Giugno, ma in due diverse sezioni. Qui la sfida si gioca sul filo dei voti: Ferdinandi, al primo turno, ha superato di pochissimo (49%) la sua rivale (48.3%).
Risultato che appare meno incerto, invece, a Campobasso (alle 19 l'affluenza è del 25,76%) dove hanno votato entrambi i candidati. Per il centrodestra è in corsa Aldo De Benedittis che al primo turno ha sfiorato il 50% staccando di 16 l'avversaria Marialuisa Forte. Quest'ultima, però, al ballottaggio può contare sul sostegno del candidato Pino Ruta, 20% di consensi ottenuti il 10 giugno. Nella sfida di Lecce (affluenza al 31,15%), il candidato del centrodestra, l'ex ministra Adriana Poli Bortone che ha sfiorato la vittoria al primo turno, duella con il sindaco uscente Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra. Proprio da Lecce una notizia curiosa: nell'istituto scolastico Quinto Ennio di Lecce un giovane elettore è andato a votare per il ballottaggio in compagnia di una pecora.
A Potenza, infine, dove alle 19 ha votato il 27,3% dell'elettorato, sono in corsa Francesco Fanelli (centrodestra) e Vincenzo Telesca (centrosinistra). Nel primo turno Fanelli (Lega, vicepresidente uscente della Giunta lucana) ha raggiunto il 40,6% contro il 32,4 dell'avversario.
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