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Commissario ai Flegrei, Musumeci attacca comuni e Regione

Commissario ai Flegrei, Musumeci attacca comuni e Regione

"Gravi responsabilità", 900 euro per andare via da zona a rischio

25 giugno 2024, 09:36

di Armando Petretta

ANSACheck
Nello Musumeci e Raffaele Fitto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nello Musumeci e Raffaele Fitto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un contributo mensile da 400 a 900 euro per chi lascerà le abitazioni soggette al rischio bradisismo: è uno dei cardini del decreto Campi Flegrei approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.

A gestire gli interventi - ed è l'altra novità di giornata - sarà un commissario straordinario: tempo quindici giorni, rassicura il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, e verrà nominato.

Il decreto che mira a creare le condizioni per mettere una volta e per sempre al sicuro dal rischio bradisismo una terra che convive con l'incubo sisma, guarda al futuro. Eppure nel presentare il piano, Musumeci non disdegna una coda polemica che fa i conti col presente e col passato: "La gestione degli interventi per i Campi Flegrei - l'affondo del ministro - non può essere essere affidata alla Regione, ai Comuni o al Dipartimento, ma sarà affidata ad un commissario straordinario che sarà nominato con decreto, su mia proposta, entro 15 giorni".

Il governo - è la tesi del ministro - "sta dando più di quanto non abbia il dovere di dare" sui Campi Flegrei. E questo perché "emergono gravissime responsabilità, remote e meno remote, omissive e commissive, che coinvolgono tutti gli enti, a cominciare dalla Regione e dai Comuni interessati, Napoli, Pozzuoli e Bacoli". Responsabilità che vengono da lontano, secondo il ministro ("E' stato autorizzato uno sviluppo urbanistico irragionevole caotico e disordinato, non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli in quell'area. Chi doveva vigilare non lo ha fatto"), ragione per cui gli attuali amministratori, non sentendosi chiamati in causa, si astengono dal replicare. Anche se il decreto non li soddisfa in pieno. Secondo il sindaco di Pozzuoli, Gigi manzoni, le risorse sono insufficienti: dei 442 milioni di euro previsti per l'edilizia pubblica, "200 vengono imputati alla quota Fsc già spettante alla Regione Campania, cioè si stanziano risorse sottraendole da fondi già destinati ai nostri territori. I 20 milioni per l'edilizia privata, poi, sono inadeguati".

E sempre da Pozzuoli arriva la richiesta di importare "il modello Emilia-Romagna": "dopo gli sfollati sia data priorità ai commercianti sospendendo tasse e mutui", dice l'assessore alle Attività produttive Titti Zazzaro. Tornando al decreto, Musumeci spiega che "le persone costrette a lasciare la casa usufruiscono di un contribuito da 400 a 900 euro a persona al mese, suscettibili di integrazione". Ma, avverte il ministro, "il governo non intende tirare fuori un solo quattrino per le case abusive o le seconde case. Lo ribadisco per evitare di alimentare facili attese". Col decreto "scatta anche il divieto di realizzare nuove abitazioni per civili, esclusi stabilimenti, opifici e luoghi di lavoro". Come a dire basta abusivismo o compromessi col territorio, anche se il sindaco di Pozzuoli ricorda che questo divieto esiste da tempo. Lo stesso governo si riserva un ruolo di primo piano nella possibilità di ripianificare sotto il profilo urbanistico l'area dei Campi Flegrei, d'accordo con la Regione Campania, che ha una potestà specifica. "Ricordo - dice Musumeci - che lo sciame sismico non si è ancora arrestato, quindi chi decide di convivere con il rischio se ne deve assumere le responsabilità. Le esercitazioni in quell'area si sarebbero dovute fare almeno tre volte l'anno nei passati 80 anni". E invece "quello che stiamo facendo non si è fatto negli ultimi 40 anni e in alcuni casi il rimedio è stato peggiore del danno perché in passato un quartiere che era stato evacuato, poi è stato reintegrato": In attesa delle linee guida del nuovo commissario, si va avanti con quanto già pianificato da tempo. In questo senso si colloca la esercitazione programmata dalla Protezione civile nell'area dei Campi Flegrei per domani e dopodomani. Si tratta delle attività esercitative originariamente previste per fine maggio ma rinviate a seguito dello sciame sismico che nei giorni immediatamente precedenti aveva interessato l'area. L'esercitazione riguarderà i comuni di Pozzuoli, Bacoli e alcuni quartieri della città di Napoli e sono previste anche prove di evacuazione.

Dl Infrastrutture, la spinta di Salvini per il Ponte

Matteo Salvini non molla sul Ponte sullo Stretto, e fa approvare in Consiglio dei ministri un decreto legge Infrastrutture che favorisce la società concessionaria nella realizzazione: ok al progetto anche in varie fasi, più elasticità sugli aumenti dei costi, più dipendenti del Gruppo Ferrovie in distacco alla Stretto di Messina.

Il decreto Infrastrutture autorizza il Mit ad approvare il progetto esecutivo "anche per fasi costruttive", invece che "entro il 31 luglio 2024", come era previsto inizialmente nel decreto sul Ponte del marzo 2023. In pratica, alla società Stretto di Messina viene tolto il vincolo di presentare il progetto entro luglio di quest'anno, e le viene permesso di presentarlo "a pezzi".

Il dl Infrastrutture approvato oggi amplia il margine di manovra sugli aumenti dei costi in corso d'opera. Questi dovranno essere calcolati in base al rapporto tra le tariffe del 2023 e quelle del 2021, come prevedeva il decreto Ponte dell'anno scorso. Ma viene inserita la clausola "laddove applicabili" queste tariffe. Gli aumenti dovranno comunque essere asseverati da "uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale, individuati dal Mit" Il decreto amplia il numero dei dipendenti del Gruppo Ferrovie dello stato che possono essere distaccati alla Stretto di Messina, che salgono da 100 a 150. Il segretario regionale del Pd in Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, denuncia che "il direttore tecnico dei lavori, l'ingegnere Valerio Mele, nel corso di un incontro al comune di Messina ha confermato che il progetto esecutivo non potrà essere redatto prima della fine del prossimo anno, e quindi subirà un ritardo di circa due anni". L'amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nega che il progetto verrà spezzettato, e conferma che "entro fine anno avrà luogo l'approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, n.d.r.)". Il decreto Infrastrutture dispone anche una riorganizzazione dei commissari straordinari per le grandi opere, per tagliarne il numero e dare più poteri a quelli sulle grandi reti transeuropee: autostrade, ferrovie e linee aree. Viene semplificato l'aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali. Il decreto prevede un commissario per la bonifica della Stoppani di Cogoleto (Genova) e finanziamenti per l'autostrada Cisterna-Valmontone e per l'acquedotto del Peschiera, che serve Roma. Viene istituito presso il Mase un Comitato per individuare le aree per la cattura del carbonio.

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