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Le Audizioni sul Piano strutturale di Bilancio, Bankitalia: 'Conti incoraggianti ma Piano non esente da rischi'

Le Audizioni sul Piano strutturale di Bilancio, Bankitalia: 'Conti incoraggianti ma Piano non esente da rischi'

La Corte dei Conti: 'Psb impegnativo, necessarie scelte difficili'

07 ottobre 2024, 18:18

Redazione ANSA

ANSACheck
Audizioni in Commissione Bilancio (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Audizioni in Commissione Bilancio (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Al via le Audizioni sul Piano strutturale di bilancio davanti alle Commissione riunite. 

Cominciano alle 14.30  Anci, Upi, Conferenza delle regioni e delle Province autonome; alle 15.30 Cnel; alle 16.00 la Banca d'Italia; alle 16.45 la Corte dei conti; alle 17.30 l'Istat; alle 18.15 Ufficio parlamentare di bilancio

Corte Conti, Psb impegnativo, necessarie scelte difficili

Nel Psb viene delineato un percorso "impegnativo" e nella manovra "saranno necessarie scelte difficili sull'allocazione delle risorse": lo affermano i rappresentanti della Corte dei Conti in audizione alle commissioni riunite bilancio di Camera e Senato.

"Su molti fronti si evidenziano necessità crescenti derivanti da problemi strutturali, da andamenti dei costi, dal crescere di aree di sofferenza sociale, dall'emergere di nuove sfide economiche e produttive a cui si aggiungono esigenze poste da nuove criticità legate al contesto nazionale ed internazionale", spiega la Corte. Ma per la "piena valutazione e le implicazioni" del Psb rimanda al dettaglio del quadro programmatico che arriverà con il Dpb. In generale, il Psb presentato dal governo "offre un quadro della gestione di bilancio per il prossimo settennio che appare coerente con quanto richiesto dal nuovo patto di stabilità europeo, descrivendo un percorso di graduale riduzione del debito e un più rapido rientro del disavanzo rispetto al quadro presentato nel Def dello scorso aprile".

"In tema di previdenza resta di fondamentale rilievo ridare certezza e stabilità al quadro normativo, dopo gli interventi temporanei che lo hanno contrassegnato negli ultimi cinque anni", e bisogna "affrontare il tema di come garantire una maggiore flessibilità in uscita preservando le caratteristiche proprie del sistema contributivo": lo affermano i rappresentanti della Corte dei Conti in audizione alle commissioni riunite bilancio di Camera e Senato. Sulla previdenza "è da condividere un approccio che consideri la sostenibilità di lungo termine del sistema tanto sotto il profilo finanziario quanto dal punto di vista sociale", spiega la Corte.

Bankitalia: "I conti in corso d'anno mostrano un andamento incoraggiante", ma "il programma delineato nel Psb non è esente da rischi"

 "Nel quadro previsivo a legislazione vigente del Psb il Pil cresce dell'1,0 per cento quest'anno, dello 0,9 per cento nel prossimo e dell'1,1 per cento nel 2026.
La revisione dei conti economici trimestrali pubblicata venerdì scorso dall'Istat, non inclusa nel quadro, comporterebbe una correzione meccanica al ribasso di due decimi di punto percentuale della stima per l'anno in corso": lo ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento economia e statistica della Banca d'Italia. 

"I conti in corso d'anno mostrano un andamento incoraggiante", ma "il programma delineato nel Psb non è esente da rischi": lo ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento economia e statistica di Bankitalia, in audizione sul Psb. Il primo rischio è che, per finanziare parte della manovra, il piano "sfrutta il margine determinato dalle maggiori entrate ora attese per il 2024, con l'assunzione implicita che siano interamente permanenti". In secondo luogo, data "l'elevata incertezza" del quadro macro, "anche piccoli scostamenti dai piani di bilancio potrebbero rendere difficoltoso riportare" il deficit sotto il 3% nel 2026.

Sul fronte delle riforme indicate nel Psb "sarebbe auspicabile che il piano fornisse un maggiore livello di dettaglio sui tempi e le modalità di attuazione": lo ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento economia e statistica della Banca d'Italia, in audizione in Parlamento sul Psb. Per Altimari "il piano contiene dettagli insufficienti per la valutazione complessiva degli interventi in esso prospettati, in particolare la legge quadro sulle Pmi e le misure volte al potenziamento dei mercati dei capitali. Essi dovranno basarsi su una corretta identificazione dei principali fattori che ostacolano la crescita dimensionale delle imprese, fra cui i disincentivi derivanti dal quadro normativo e dal sistema fiscale". "Un approccio prudente nella gestione della finanza pubblica si deve coniugare con una forte azione riformatrice e di investimento, in modo da innalzare il potenziale di crescita. Su questo fronte, il documento indica ambiti rilevanti per le prospettive future dell'economia italiana. Molto dipenderà da come le misure di riforma saranno effettivamente disegnate", ha aggiunto.

Regioni: 'La riduzione da 4 a 3 delle aliquote Irpef pesa per 1,4 miliardi'

"La riduzione dalle 4 alle 3 aliquote Irpef, con il tema dell'impatto sull'addizionale Irpef, impatterebbe per le Regioni a statuto ordinario per circa un miliardo e per le regioni a statuto speciale per circa 400 milioni. E' un tema per ora congelato ma che dovremmo affrontare rispetto alla pressione fiscale che si fa sui cittadini. La riduzione da 4 a 3 aliquote ha un impatto notevolissimo per gli enti territoriali e per le Regioni". Così Marco Alparone, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e Province autonome in audizione sul Piano strutturale di bilancio.

"La spesa sanitaria per le Regioni è fondamentale. E' indubbio che il rapporto tra spesa e Pil è un rapporto che dobbiamo cercare di tenere il più alto possibile, quindi quel 6,4% del 2024 per noi è un dato di partenza. L'obiettivo e la richiesta che facciamo sulla priorità della spesa sanitaria è che il 6,4% cresca. Se mettiamo più risorse sul fondo sanitario nazionale nel riparto del fondo saniitario regionale riteniamo che una maggiore flessibilità sull'utilizzo in funzione dei bisogno che ogni regione ha permetterebbe di ottimizzare la risposta ai cittadini al meglio. Sappiamo che c'è la volontà di aumentare le risorse sulla spesa sanitaria". Così Marco Alparone, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e Province autonome in audizione sul Piano strutturale di bilancio.

Anci, sarebbero gravosi altri tagli ai Comuni

"Ulteriori ipotesi di tagli sul comparto dei Comuni, o comunque di richiesta di contributo per il risanamento della finanza pubblica, diventerebbero veramente estremamente gravosi, soprattutto per tutta una serie di enti che hanno già difficoltà e sono già in crisi di vario genere": lo ha detto parlando nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato il delegato Anci per la finanza locale e sindaco di Novara, Alessandro Canelli.

"In tutti questi anni come Comuni ce la siamo cavata da soli. Solo negli ultimi tre anni - ha aggiunto Canelli - abbiamo avuto maggiori risorse su tre temi specifici: servizi sociali, trasporto per disabili e asili nido. Si tratta però di risorse vincolate. Ho voluto fare questa introduzione per farvi capire in che stato di salute è la finanza pubblica del comparto dei comuni e per farvi capire che in questo momento ulteriori ipotesi di tagli sul comparto o comunque richieste di contributo ai comuni per il risanamento della finanza pubblica diventerebbero veramente estremamente gravosi".

"Nell'ultimo decennio abbiamo dato per gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica circa 14 miliardi di euro, compresi altri 6 del Fondo crediti di dubbia esigibilità, quindi riteniamo di aver fatto il nostro lavoro. Stiamo facendo il nostro lavoro anche sulla realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza pur con tutte le difficoltà che un piano straordinario di questo genere ha" ha sottolineato Canelli.

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