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Meloni chiude Atreju, attacco a Schlein, Prodi e Landini

Meloni chiude Atreju, attacco a Schlein, Prodi e Landini

'Maggioranza compatta e stabile, grande discontinuità. I centri in Albania funzioneranno'

ROMA, 15 dicembre 2024, 15:19

Redazione ANSA

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni - RIPRODUZIONE RISERVATA

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Grazie per questo entusiasmo contagioso, ne abbiamo bisogno, quanto siete belli, quanta forza ci date", così la presidente del Consiglio e leader di FdI Giorgia Meloni dal palco di Atreju. 

"Grazie di essere qui anche quest'anno come da 26 anni a questa parte, è un tempo che per noi è lungo ma è praticamente un'era geologica per la politica italiana: era il 1998, era il parco del Colle Oppio e Atreju era la sfida di una generazione che spendeva tutta se stessa nel tentativo di superare pregiudizi e steccati ideologici". "E' un altro mondo visto da qui, da oggi, però è il nostro mondo, ce lo dobbiamo ricordare perché nessuno che non sappia guardarsi alle spalle, guardare indietro, può avere la pretesa di andare avanti".

"Ciascuno di noi è consapevole della responsabilità che ha sulle spalle, e noi onoreremo fino all'ultimo giorno il compito che ci è stato dato dagli italiani in questa nazione. Arriveremo compatti alla fine del governo e oltre", ha aggiunto la premier e leader di FdI dal palco di Atreju. "E' normale e giusto confrontarci sulle idee ma - ha aggiunto -, chi spera che qualcuno di noi penserà a mettere il proprio destino davanti a quello della nazione rimarrà deluso. E deludere la sinistra è il nostro sport preferito". 

"La stabilità di questo governo data dalla compattezza della sua maggioranza è il più grande elemento di discontinuità e il più grande elemento di forza nel quadro attuale, la stabilità garantisce la credibilità internazionale e quella autorevolezza senza la quale non è possibile produrre benessere". La presidente del Consiglio ha dunque ringraziato gli alleati con cui confida di lavorare "per gli anni a venire". 

"Il quadro geopolitico era e resta terribilmente complicato, tanto che molti hanno scommesso sul nostro fallimento ma hanno puntato contro il cavallo sbagliato", ha detto ancora la premier. "Invece - ha aggiunto - è un'Italia che torna a correre e stupire, da osservato speciale diventa modello da seguire su molti fronti. Non è merito solo del governo ma anche degli italiani, che scoprono oggi come la politica possa essere un'alleata".

"Con questo governo c'è lo stanziamento per la sanità più alto di sempre - ha sottolineato Meloni rivolgendosi implicitamente alla segretaria del Pd Elly Schlein -. Il calcolo non è difficile, si fa perfino senza calcolatrice, che l'ultima volta non è andata bene... L'aumento è di 10 miliardi negli ultimi due anni. Prima dell'arrivo di questo governo, quando c'erano quelli che ora dicono che non spendiamo abbastanza, negli ultimi 4 anni il fondo sanitario era aumentato di 8 miliardi. Con quale faccia dicono che non abbiamo fatto bene? La calcolatrice serve a voi. Non sono neanche 10 miliardi ma 12, perché vanno aggiunti quelli degli accordi di coesione e 750 milioni di euro dalla revisione del Pnrr".

"In quasi due anni abbiamo creato quasi 1 milione di posti di lavoro in più. Silvio Berlusconi, che del milione di posti di lavoro ha fatto una bandiera, sarebbe fiero di sapere che il governo che ha contribuito a creare lo ha fatto in due anni".

"Grazie su tutti a Fabio Roscani e ai ragazzi di gioventù nazionale: voglio dirvi ancora una volta che sono fiera di voi e che nessuna gogna costruita sull'errore del singolo spiando la gente dal buco della serratura, contro di voi per colpire me, vi toglie chi siete, siate fieri di voi".

Poi sulla Cgil. "Capiamo la difficoltà del segretario generale della Cgil Maurizio Landini che è costretto ad alzare i toni perché i suoi argomenti sono deboli e anche perché non può dire la verità che gli scioperi non li fa per aiutare i lavoratori ma la sinistra solo che da parecchio tempo chi aiuta la sinistra non aiuta i lavoratori". Meloni dal palco di Atreju ha dunque aggiunto che Landini con il suo "incitamento alla rivolta sociale" ha usato "toni che non hanno precedenti nella storia sindacale italiano, se li avessimo utilizzati noi sarebbero arrivati i caschi blu dell'Onu". 

Stellantis. "Il nostro approccio è molto diverso dalla sinistra - ha detto Meloni -, non abbiamo pregiudizi né facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende, se l'approccio è costruttivo faremo la nostra parte come fatto finora perché quando si tratta di difendere occupazione e crescita ci trovate in prima fila a noi, perché il Pd non l'abbiamo visto arrivare. "A Elly Schlein si inceppa la lingua quando deve dire Stellantis". 

I centri in Albania. "I centri" per migranti "in Albania funzioneranno, dovessi passarci ogni notte da qui alla fine del governo italiano. Perché io voglio combattere la mafia e chiedo a tutto lo Stato italiano, alle persone perbene, di aiutarmi a combattere la mafia. Non sono io il nemico, io sono una persona perbene", ha ancora detto la premier alzando il tono di voce e scatenando l'applauso della platea. 

Le riforme. "L'anno che verrà sarà quello delle riforme che spaventano molti, andremo avanti sul premierato, così temuto dai campioni olimpici dei giochi di palazzo, sull'autonomia differenziata, sulla riforma fiscale e sulla riforma della giustizia". 

L'Europa. "Ho accettato quando mi è stato chiesto di prolungare la scadenza del mio mandato fino alle elezioni, ora che le elezioni si sono tenute, penso di avere assolto al mio compito e voglio annunciare che sto per dimettermi dalla carica di presidente dei Conservatori europei", famiglia che "merita di avere un presidente che possa occuparsene a tempo pieno". "Apriremo le candidature, presumo che fra quelli che si candideranno ci sarà anche il mio amico Mateusz Morawiecki e questo applauso, conferma che ti sosterremo in questa battaglia che conduci anche per noi". 

"Ipse dixit Romano Prodi: l'estabilishment adora Meloni perché obbedisce. Voglio dire a Romano Prodi che diverse cose che ha fatto nella sua vita, dalla svendita del'Iri a come l'Italia entrò nell'Euro, passando per il ruolo determinante nell'ingresso della Cina nel Wto, dimostrano che di obbedienza se ne intende parecchio. Da persone come lui abbiamo imparato che obbedire non porta bene né alla nazione né all'Europa, e abbiamo fatto una scelta diametralmente opposta". 

Ironia di Meloni: "Arianna fa le nomine e organizza pure Atreju..." - "Grazie ad Arianna, che tra la nomina di un astronauta e di un amministratore delegato di una multinazionale, tra la foga di dover piazzare amicizie e parenti, pure gente che non conosce, in ogni anfratto dello Stato italiano, ha trovato pure il tempo di organizzare Atreju".

"E' un onore lavorare con lei, quando al lavoro si aggiunge la vicinanza politica, l'affetto e l'amicizia non ce n'è per nessuno: andiamo avanti fino al 2027, prenotandoci - salute permettendo - fino al 2032". Così il leader della Lega Matteo Salvini in videocollegamento con Atreju. "In questi due anni e due mesi abbiamo lavorato benissimo insieme, abbiamo maturato un rapporto di lavoro che è anche di amicizia, alla faccia dei gufi e dei menagrami giornalistici che cercano problemi anche quando non ci sono".

Sul processo per il caso Open Arms, Giorgia Meloni "non mi ha mai fatto mancare la solidarietà politica e umana per la vicenda incredibile che si va a concludere il 20 dicembre', ha detto Salvini sottolineando la vicinanza di tutto il centrodestra. "Sarò penso anche a nome vostro a processo a Palermo, sarà il giorno della sentenza in cui scoprirò se avere bloccato dei clandestini è stato mio diritto e dovere oppure un reato. Io vado in quel tribunale a testa alta, con orgoglio perché finché campo" difendere i confini "non potrà mai essere un reato".

Parlando al congresso della Lega lombarda, Salvini ha spiegato che in caso di condanna non intende dimettersi: "Assolutamente no, ci mancherebbe. Per quale motivo?". Sempre a margine del congresso il leader del Carroccio è intervenuto sull'emendamento alla manovra che aumenterebbe lo stipendio dei ministri non parlamentari: "Non ho seguito la vicenda e non ne sapevo nulla", ha affermato.

 

L'intervento di Meloni ad Atreju

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