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Primo via libera dalla Camera alla separazione delle carriere, 174 sì

Primo via libera dalla Camera alla separazione delle carriere, 174 sì

+E e Az votano con la maggioranza, Iv si astiene. Contro Avs, 5s e Pd. Nordio: 'Spezzeremo il legame patologico delle correnti'

16 gennaio 2025, 17:22

Redazione ANSA

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Archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Camera ha approvato con 174 voti a favore, 92 voti contrari e 5 astenuti la separazione delle carriere. E' il primo dei passaggi parlamentari necessari per l'ok al disegno di legge costituzionale.

Si modifica, infatti, il titolo IV della Costituzione con l'obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti. A tal fine, vengono previsti due Csm: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente. Ulteriori novità sono i componenti dei Csm estratti a sorte e l'istituzione di un'Alta Corte disciplinare. In Aula durante il voto il ministro Carlo Nordio.

 "L'Anm è un sindacato rispettabilissimo, come tutti gli altri sindacati. Personalmente ho anche buoni rapporti personali con i suoi componenti, a cominciare dal presidente Santalucia - ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio uscendo dall'Aula della Camera -.. Tutti hanno il diritto e il dovere di esprimere le loro opinioni anche se dissenzienti. Auspico che vi sia una argomentazione razionale dei pro e contro spiegata semplicemente non in termini polemici o apodittici. E tanto meno con processi alle intenzioni, come si è fatto dicendo che la riforma prima o dopo sottoporrà il pm all'esecutivo, cosa che è radicalmente esclusa".


"La madre delle riforme, che è la separazione delle carriere, e soprattutto l'istituzione dell'Alta Corte di Giustizia, e il sorteggio dei magistrati avrà a seguire tutta una serie di conseguenze positive per la stessa magistratura. La magistratura oggi è indipendente dal potere esecutivo, e deve esserlo e lo resterà ma non è affatto indipendente da se stessa. I magistrati dipendono oggi dalla sedimentazione correntizia che li tiene sotto tutela. In questo modo noi li svincoleremo e spezzeremo questo legame patologico che unisce elettore ed eletto e che trova la sua manifestazione più patologica nell'ambito della sezione disciplinare". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio al question time al Senato, per il quale "finché ci sarà un giudice che è composto da persone elette dai giudicandi questa cosa resterà così, noi cerchiamo di averla spezzata".

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