È quanto si sottolinea in ambienti della conferenza delle Regioni dopo che il ministro ha detto di attendere "un documento" dalla Conferenza sui medici di base.
Secondo quanto si apprende, le Regioni - ricordano le fonti - già da tempo avevano avviato un confronto e segnalano di aver più volte interloquito con il governo. E dagli stessi ambienti si rimarca inoltre il fatto che la promessa di intervento da parte del ministero sui medici di base risalerebbe a quasi due anni fa.
Il secondo intervento critico in due giorni del ministro nei confronti delle Regioni, dopo la presa di posizione di ieri sulle liste d'attesa, dicono ancora le fonti, ha suscitato 'irritazione' all'interno della Conferenza delle Regioni. Che sono tornate a utilizzare il termine "inerzia" rivolto proprio al ministero. Ed è in considerazione di questa, che dagli ambienti legati alle Regioni si sottolinea come la "Conferenza sta lavorando autonomamente" e lo starebbe facendo "al di fuori delle proprie competenze, proprio in quanto si tratterebbe di una responsabilità governativa".
Schillaci, su medici base aspetto ancora documento Regioni - "Leggo che ci sarebbe disagio da parte delle Regioni su una presunta inerzia da parte del Governo sulla riforma dei medici di famiglia. Un disagio che trovo francamente al quanto singolare data l'importanza del tema". Così in una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci che prosegue: "Ricordo che al termine del vertice a Palazzo Chigi, le Regioni si sono riservate di avviare un confronto tecnico in sede di Conferenza per poi presentare un documento al Governo. Lo stiamo ancora aspettando".
Fontana, decreto payback è sbagliato, noi liberi di difenderci - "E' questa la differenza che evidenzia la libertà del centrodestra. Contrariamente alla sinistra, sempre inginocchiata di fronte a quello che stabiliscono i partiti, noi abbiamo anche la possibilità di essere autonomi nel momento in cui si ritiene che un provvedimento erroneamente approvato incida sui diritti sanciti dalla legge a favore dei nostri cittadini". Si è espresso così stamani a margine di un evento a Milano il governatore Attilio Fontana, intervenendo sul ricorso della Regione Lombardia contro il governo sul payback e la retroattività del decreto del Ministero della Salute dello scorso febbraio.
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