SORRENTO, 01 LUG - Le aziende, grandi e medio-piccole, "si stanno muovendo nella direzione di fare bilanci di sostenibilità", perché "questo è diventato un obbligo", però ciò si rivela utile pure per gli investitori, che "vogliono investire su chi non sporca". Ad affermarlo il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, parlando in videocollegamento all'assemblea di Alis, che si svolge a Sorrento (Napoli), parlando di "una presa di conoscenza del mondo industriale", e di "una battaglia che pubblico e privato fanno insieme", ha concluso. A replicare al ministro della Transizione ecologica il vicepresidente di Alis, Marcello Di Caterina: "I bilanci 'sostenibili' sono già una realtà presente all'interno del nostro mondo, alcune aziende si sono già adeguate a questo tipo di attività necessaria", perché "più riescono ad ottenere certificazioni che vanno in quella direzione" virtuosa, "più riescono a vincere la sfida del mercato". Si tratta, incalza il numero due dell'Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile, di percorsi "non obbligatori, ma vincolanti per un certo tipo di sviluppo aziendale. "Il ministro Cingolani ha detto anche un'altra cosa importante: non c'è più tempo, bisogna esser rapidi nell'attuare scelte coraggiose, che possano mettere al centro il Paese e sostenere gli sforzi degli imprenditori. E - conclude Di Caterina - se noi perdiamo ulteriore tempo, butteremo al mare una serie di opportunità, come quelle del Pnrr. Il Piano è stato fatto, dobbiamo capire dove, come e quando".
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ALIS