Il sindacato Anief non si rassegna: il rischio biologico di chi opera nella scuola va riconosciuto. "È un intervento che va attuato per dare una risposta ai reali pericoli per la salute a cui si espongono insegnanti e personale Ata, che in questa fase di emergenza epidemiologica hanno toccato l'apice", spiega il presidente Marcello Pacifico, che chiede di attribuire anche al personale dell'istruzione un riconoscimento di 10 euro al giorno "per dare - dice - un segnale di attenzione". L'adozione del provvedimento è stata chiesta in questi giorni da Anief anche alla V Commissione della Camera, attraverso un emendamento, impegnata nella valutazione del ddl bilancio 2021 già approvato dal governo. L'organizzazione sindacale chiede che entro quest'anno scolastico si proceda con "l'avvio di una nuova sessione contrattuale per l'assegnazione a tutto il personale scolastico, di un'indennita? per il rischio biologico e di un'indennita? specifica per i video terminalisti". Nella motivazione dell'emendamento, Anief ricorda che quello "del docente, dell'educatore e di buona parte del personale tecnico, amministrativo e ausiliario, e? un lavoro relazionale, che ogni giorno prevede lo scambio ravvicinato di contatti con decine di alunni". Oltre all'emergenza Covid, l'Anief mette in fila una serie di temi. Sono 68 gli emendamenti al disegno di legge di bilancio richiesti dal sindacato, "dalla sospensione delle tasse universitarie e detrazioni per fuorisede e detrazione delle spese d'alloggio del personale scolastico - spiega Pacifico - alla riformulazione degli organici delle scuole in base alle esigenze del territorio, dall'estensione della card docenti ai precari e al personale Ata alle procedure che riguardano il reclutamento del personale e dei precari, dall'incremento dell'organico di sostegno di ulteriori 25 mila insegnanti alla revisione complessiva degli organici del personale di sostegno. Da giovane sindacato qual è il nostro proponiamo riforme complessive che puntino a istruzione, università e ricerca che funzionino davvero e che siano al passo con il resto d'Europa", conclude.
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Anief