Un francobollo, due mostre, nuovi spazi in sette punti vendita Rinascente in tutta Italia che si affiancano alla boutique monomarca recentemente aperta in via del Babuino, a Roma. Sono alcune delle iniziative per il centenario di Aurora, l'azienda di Torino che spegne le sue prime 100 candeline il 6 giugno alle 19.19, come l'anno della sua fondazione quando al numero 9 di via della Basilica, a Torino, nacque la Fabbrica italiana di penne a serbatoio - Aurora.
Iniziava così la storia della più antica azienda manifatturiera di strumenti per la scrittura il cui successo è legato a nomi come Isaia Levi, Giovanni Enriques, ma soprattutto alla famiglia Verona, Franco e Cesare, attuale presidente e amministratore delegato che sottolinea come questi siano solo "i primi 100 anni di un'impresa capace di reggere la sfida dell'era digitale tanto nell'oggi quanto nel medio e lungo termine, e con l'obiettivo di arrivare almeno ai 200 anni di vita".
Un'avventura imprenditoriale raccontata nel libro Questione di Stilo - Il romanzo delle penne Aurora scritto per Giunti da Cesare Verona e Adriano Moraglio e che sarà presentato ufficialmente in autunno. Il volume ripercorre questo centenario partendo dal giorno in cui un giovane e intraprendente ragioniere, Franco Negri, propose al grande industriale del tessile Isaia Levi di dedicarsi alla fabbricazione di penne stilografiche.
Da quel giorno Aurora è cresciuta diventando un'impresa familiare che dà lavoro a una cinquantina di persone, che in cinque anni ha quintuplicato il risultato d'esercizio e raddoppiato il fatturato, intorno ai 5 milioni l'anno, e che ha l'obiettivo di duplicarlo nei prossimi cinque. E che di recente è stata inserita nell'elenco delle 350 aziende "leader della crescita" selezionate dal Sole 24 Ore per la migliore performance di ricavi nel periodo 2014-2017.
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Aurora Penne