L'83% degli imprenditori italiani è ottimista sul futuro della propria azienda e prevede un trend di sviluppo dell'attività nei prossimi 24 mesi. Preoccupano però alcuni "fattori interni al paese", a partire "dall'incertezza economica e del quadro politico-normativo", considerati come elementi che frenano la crescita e gli investimenti. E' la fotografia che emerge dal report Deloitte dedicato alle 'Aziende Private', con ricavi tra 10 milioni e 1 miliardo di dollari, condotto su 2.550 imprese di 30 paesi, tra cui l'Italia (150 aziende intervistate).
Trasformazione digitale, sviluppo di nuovi prodotti e accesso a nuovi mercati sono gli elementi su cui si focalizza la strategia di crescita dei leader aziendali italiani, i quali, si attendono in primo luogo una crescita della produttività (75%), seguita da ricavi (74%) e profitti (71%). Il 48% prevede anche di incrementare i dipendenti a tempo pieno. "L'ottimismo che trapela sembra dipendere più dalla fiducia nei confronti dell'eccellenza dei propri prodotti e servizi, che non da elementi derivanti dal contesto esterno", spiega l'indagine, da cui emerge "una forte volontà delle aziende di internazionalizzare il proprio business, facendo leva su Made in Italy, innovazione e qualità". Altra leva aziendale è la responsabilità sociale, considerata dal 49% delle imprese italiane una priorità per attrarre dipendenti ed elemento differenziante rispetto ai competitor. Per vincere la sfida tecnologica, poi, le aziende italiane stanno considerando l'applicazione di nuovi modelli di business (42%) e stanno studiando come cogliere nuove opportunità (37%) per superare e trarre vantaggio dalla disruption, con l'adozione anche di team dedicati (37%). Questo determina investimenti sui talenti, in particolare, sul training (52%) e sul recruiting (37%).
In generale, a livello mondiale, gli imprenditori sono preoccupati per "le barriere commerciali, i potenziali attacchi
informatici e il costo delle materie prime", ma "la maggior parte delle aziende prevede una crescita nel prossimo anno". L'accesso ai mercati esteri è, per il 15% delle aziende del mondo, la principale strategia di crescita e questo "potrebbe aumentare notevolmente nel 2019" il valore del fatturato generato all'estero. "Questa potenziale espansione verso nuovi mercati deve tener conto delle incertezze scatenate dalle tensioni commerciali globali", spiega Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader per l'Italia. C'è poi il tema della responsabilità sociale, che è molto sentito anche a livello mondo. "Più di tre quarti (77%) degli intervistati ritiene che la cultura e l'etica aziendale sia strategicamente importante per il successo del business. In Italia tale percentuale è addirittura dell'85%", spiega Lanzillo, aggiungendo che "con l'influenza dei social media e l'aumento dell'attivismo dei dipendenti avere una forte cultura aziendale è diventata una necessità imprescindibile".
In collaborazione con:
Deloitte