"Vogliamo essere degli innovatori nella sfida di una crescita sostenibile in grado di portare valore nel tempo a tutti gli interlocutori che gravitano intorno alla banca". Così l'amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha risposto alle domande di oltre 300 studenti dell'Università Cattolica nel confronto "Ricette di Innovazione" organizzato con Federico Rajola, docente di organizzazione aziendale e responsabile del Cetif, e Davide Dattoli, giovane fondatore e Ceo della start up Talent Garden, recentemente inserito nella lista degli under 30 più influenti in Europa dalla rivista Forbes. Al centro delle discussioni il tema della crescita. Talent Garden ha raccolto 60 milioni da investitori privati per costruire centri di co-working all'insegna di un ecosistema digitale in cui far crescere giovani professionisti e aziende informatiche. Oggi vanta una presenza in 8 Paesi europei, 160 dipendenti e 25 spazi tutti occupati per la quasi totalità. [T]"Raddoppiamo le dimensioni ogni anno da 6 anni ma ci confrontiamo con realtà globali che possono contare su risorse elevatissime", ha detto Dattoli. "Le aziende stanno puntando con decisione sull'innovazione, sia comprando tecnologia, sia andando a ricercare le start up che meglio possano integrare il proprio business" spiega Rajola. Per Mossa l'approccio al fintech, deve essere "open" e ibrido, con un mix di competenze esterne e interne, per massimizzare l'impatto sui processi e sui servizi. "Siamo uno dei player a maggior tasso di crescita tra gli asset gatherer europei; in 5 anni siamo passati da 25 ad oltre 61 miliardi di masse; pensiamo da start up in tanti ambiti di processo e il digitale ci consente di valorizzare i nostri professionisti e il loro talento".
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Banca Generali