“Nell’attuale situazione ci stiamo rimettendo in due: Russia ed Europa, ma è chiaro che non ci rimettono gli Stati Uniti”. Così l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, parlando della crisi tra Ucraina e Russia, che ha fatto scattare le sanzioni da parte dell’Europa e degli Stati Uniti. “Non ci dobbiamo far fare il gioco delle carte dagli altri, così non siamo in possesso della nostra politica economica, ma qui è in gioco il nostro futuro”, ha aggiunto il Professore, durante il Forum Eurasiatico di Verona. “Sono preoccupato che anche la Germania possa entrare in recessione, dopo i segni negativi registrati negli ultimi due trimestri”, ha evidenziato Prodi, spiegando che per lungo tempo Berlino “si è salvata con l’export, che però oggi è in crisi. Di conseguenza è in difficoltà anche la politica tedesca”. Per l’ex premier, inoltre, “l’ Ucraina non può essere né russa né europea perché appartiene per la sua storia alla Russia, ma ha anche un rapporto stretto con l’Europa”. Proprio il Vecchio Continente ha “l’obbligo di sostenere la neutralità” sottolinea Prodi, spiegando che “per questo da presidente del Consiglio mi opposi al suo ingresso nella Nato. La Russia, dal canto suo, dovrà supportare il cessate il fuoco, non dare armi ai separatisti, ritirare truppe e paratruppe e avviare un dialogo sul gas”.
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