VERONA - "Le oltre 600 aziende partecipanti a questo Forum, che rappresentano una quota considerevole dell'interscambio complessivo tra l'Italia e l'Unione Eurasiatica, sono il segnale e l'esempio che i protagonisti della comunità economica italiana, russa ed eurasiatica intendono abbattere le barriere frapposte dagli schieramenti geopolitici e dagli interessi di parte".
Lo ha detto il presidente dell'Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico, aprendo il 5° Forum Eurasiatico, in corso da questa mattina fino a domani a Verona al Palazzo della Gran Guardia.
"Infatti - ha spiegato Fallico - in questi ultimi anni di tensione internazionale le aziende non solo hanno preservato il dialogo ma hanno contribuito, con la loro operosità, a ricostruire la fiducia tra i popoli". "Come sapete - ha aggiunto -, il contesto internazionale in cui si apre il 5° Forum Eurasiatico è segnato, purtroppo ancora una volta, da una forte tensione internazionale, al punto che molti media hanno parlato di un ritorno alla "Guerra Fredda" e alla contrapposizione tra i due blocchi Est-Ovest del Pianeta; come se la Storia non ci avesse insegnato nulla". "Noi vogliamo, invece, - ha continuato Fallico - confermare la nostra volontà a costruire e a dare un contributo concreto non soltanto a livello economico, ma anche geopolitico, perseguendo gli interessi nazionali dell'Italia e dell'Europa, che sono partner naturali della Russia e dell'intera Grande Eurasia". "E lo vogliamo fare, condividendo e facendo nostro il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quando lo scorso 13 ottobre in occasione del 65° anniversario del "Nato Defense College" a Roma ha detto che: "Nessuno può riportare indietro la storia. Né, tantomeno, appare sensato riproporre il ripristino di una barriera che rievoca fatalmente quella cortina di ferro che umiliò per tanto tempo le aspirazioni di libertà di interi popoli. Le esibizioni di forza, il continuo saggiare le forze sono solo l'avvio di escalation per smontare le quali occorrono poi anni di ripristino di reciproca fiducia. La via del dialogo rimane centrale" ha concluso Fallico citando il Capo dello Stato.
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