UDINE - “Il G7 è un’occasione straordinaria per scambiarsi esperienze e conoscere ciò che altre università fanno per affrontare le sfide che tutti abbiamo davanti a livello globale”. Lo ha detto il presidente dell’Università "Pierre et Marie Curie" di Parigi, Jean Chambaz, uno dei componenti del tavolo 4 del G7, “Università e sviluppo economico”. “Ogni università può dare un contributo alla costruzione di una visione globale – ha proseguito - anche se ciascuna si confronta con problemi e contesti diversi, ed è fondamentale sapere a quali soluzioni ogni ateneo sta lavorando”.
Sul tema dell’Università come volano di sviluppo economico, il presidente dell’Università ha detto che “come ha dimostrato una recente ricerca dell’agenzia Biggar, le università sono già un driver importante di sviluppo economico e sociale. Lo devono capire bene le istituzioni e i decisori delle politiche”. “La ricerca, che si è concentrata sull’impatto dell’università sull’economia europea –ha fatto sapere Chambaz - ha mostrato che per ciascun euro investito in alta formazione, ne derivano sei per lo sviluppo economico dell’Europa, e che per ciascun posto di lavoro dentro gli atenei, ve ne sono 6 creati nell’indotto”.
Chambaz ha poi concluso con una sottolineatura. “Collegando ricerca, innovazione ed educazione, le università sono un integratore per lo sviluppo economico europeo e dei singoli Paesi. Alimentiamo la società con esperti qualificati –ha spiegato - e allo stesso tempo, sviluppando la conoscenza e trasferendola alla società e al sistema produttivo, diamo un contributo essenziale alla crescita economica.
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