UDINE - Rapido cambiamento della società, velocissima evoluzione tecnologica, grandi trasformazioni nel paesaggio politico. Sono queste le sfide che attendono nel futuro il mondo dell’alta formazione, secondo il prof. Colin Riordan (tavolo 1, "Cittadinanza Globale"), presidente e vicerettore dell’Università di Cardiff (Regno Unito). “Spero che saremo in grado di condividere esperienza – ha detto Riordan -, perché c’è un vasto range di cambiamenti con i quali dovremo fare i conti. In sostanza, dobbiamo preparare gli studenti ad affrontare un mondo che nel giro di pochi anni sarà molto diverso da quello di oggi”.
Secondo Riordan, “è necessario educare gli studenti a essere cittadini globali, e per esempio nella mia università ho messo a punto una strategia per assicurare a tutti la possibilità di studiare per un periodo all’estero, cosa che è abbastanza rara per gli universitari del Regno Unito”. A Cardiff, dunque, “si cerca di trovare modi per aiutare gli studenti ad acquisire in profondità ciò che significa essere cittadini del mondo: a cominciare dalla sostenibilità, per continuare i temi della politica e della finanza, e finire con quello delle responsabilità individuali”. Infine il docente gallese ha parlato di “Brexit”. “E’ una grande complicazione per le università del Regno Unito – ha detto – perché siamo tutti strettamente connessi con il sistema europeo dell’alta formazione e con i programmi dell’Unione. Non è tanto un problema di fondi – ha spiegato -, ma, piuttosto, di reti e di collaborazioni in campo accademico e didattico, di capacità di attrarre da noi i migliori ricercatori e scienziati, di assicurare agli studenti scambi e mobilità. Ma poi c’è una questione più grande – ha concluso – che è la grande frattura che la Brexit ha prodotto nella nostra società: un aspetto cruciale, che la nostra Università deve affrontare al più presto”.
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