Sono passati due anni da quando, grazie all’accordo tra Heineken Italia e la Cooperativa Birrificio Messina, è stata lanciata Birra Messina Cristalli di Sale. Una scommessa che è risultata vincente e che, anche in un momento di grande difficoltà dell’Horeca, causata dalla pandemia ha permesso di raggiungere gli obiettivi di produzione prefissati: la Cooperativa Birrificio Messina ha raggiunto la massima capacità produttiva, ma ha anche investito sul birrificio con molteplici ampliamenti strutturali arrivando ad assumere 11 giovani isolani. Anche la distribuzione nazionale del marchio Birra dello Stretto, prodotto dalla cooperativa, anche attraverso i canali di Heineken Italia come previsto dall’accordo, ha permesso di raggiungere volumi importanti, in un momento in cui le birre artigianali hanno visto diminuire notevolmente le vendite per la crisi dei consumi fuori casa.
“Il 2020 è stato un anno complesso ma al contempo importante per noi, addirittura positivo per molti versi - ha affermato Mimmo Sorrenti, Presidente della Cooperativa Birrificio Messina -. Abbiamo messo in atto una serie di investimenti di grande impatto per il nostro birrificio e per la nostra isola, rendendo la nostra produzione più competitiva, facendo crescere noi e la rete di famiglie e fornitori che ruota intorno alla nostra realtà. Siamo riusciti a tenere duro e abbiamo potuto assumere 11 persone e fare investimenti determinanti per la nostra competitività”. Tra questi c’è un impianto fotovoltaico della potenza di 99,99 Kw che permette al birrificio di essere più green e sostenibile. La storia della Cooperativa Birrificio Messina parla di coraggio e tenacia imprenditoriale e i protagonisti sono i 15 ex dipendenti che hanno lottato per mantenere la produzione e portare lavoro in città.
In collaborazione con:
Heineken