ROMA - La realizzazione di Softhand rientra in una delle funzioni svolte dall'Inail, quella riabilitativa, che vede nel Centro Protesi di Vigorso di Budrio un polo di eccellenza nel campo della produzione protesica, dell'innovazione tecnologica e delle tematiche riabilitative.
Il Centro nasce nel 1961 come piccola officina ortopedica con finalità di ricerca annessa alla preesistente struttura di rieducazione funzionale. I circa 11.000 pazienti trattati ogni anno sono principalmente invalidi del lavoro, per 80% assistiti dall'Inail e per il 20% invalidi civili assistiti dal Servizio sanitario nazionale.
La struttura, certificata ISO 9001-2008 e accreditata presso la Regione Emilia Romagna per "attività di riabilitazione in regime di ricovero non ospedaliero", è articolata in 2 reparti di degenza con 90 posti letto, 3 reparti riabilitativi e 6 di produzione di protesi e presidi ortopedici, un'area ausili e una per la ricerca e la sperimentazione.
Il Centro svolge attività di studio e sperimentazione nel campo protesico e delle tecniche riabilitative anche mediante la collaborazione tecnico-scientifica con Università, altre Istituzioni e organismi di ricerca pubblici e privati. Il modello operativo del Centro è orientato al reinserimento sociale.
Il modello operativo che caratterizza il Centro si basa su una progettualità di sviluppo protesico-riabilitativo integrato e personalizzato per il reinserimento sociale, familiare e lavorativo dell'infortunato affetto da postumi menomativi.
Per favorire e accelerare il reinserimento dei lavoratori al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio opera un'apposita équipe multidisciplinare composta da diverse figure professionali, che elaborano per ogni storia personale un progetto individuale. Alla messa a disposizione di dispositivi ortopedici personalizzati si affianca un training addestrativo-riabilitativo individuale.
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