MILANO - Cinquanta miliardi di oggetti Iot, connessi e utilizzati in tutto il mondo, entro il 2020 e una crescita esponenziale delle minacce informatiche e "digitali". È l'allarme lanciato da Kaspersky Lab - azienda di sicurezza informatica a livello globale - nel giorno del suo ventesimo anniversario di attività. "Sempre più dispositivi sono in vendita nei negozi, supermercati e anche addosso alle persone e tutti questi dispositivi connessi presentano spesso delle problematiche. Il rischio che vengano utilizzati per attività malevole è reale", ha spiegato a margine dell'evento, a Milano, Giampaolo Dedola, security reseracher di Kaspersky Lab. Per questo motivo Kaspersky ha lanciato anche un appello ai produttori degli oggetti Iot: "Dal puto di vista della security - chiarisce Dedola - la soluzione migliore è lavorare sulla sicurezza già in fase di produzione, quando si studia come strutturarlo, quindi determinate politiche devono essere applicate già in questa fase". I rischi di attacchi appartengono al quotidiano, non solo verso pc e cellulari, ma anche verso robotica domestica e automotive: "Le automobili oggi hanno al loro interno degli host che sono connessi tra loro - continua Dedola - i cui codici software possono essere compromessi e utilizzati dagli hacker per diverse azioni come ad esempio accendere i fari o avviare l'auto da remoto e perfino modificare lo sterzo mentre l'auto è in corsa o sabotare i freni. Proteggere quindi i dispositivi significa proteggere le persone", ha concluso.
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