Realtà imprenditoriali che crescono, anche al Sud, grazie all’avvento della fibra ottica per i collegamenti internet. Sono i primi, incoraggianti, effetti del progetto di cablaggio, realizzato da Open Fiber, società costituita da una partecipazione tra Enel e CDP Equity Spa, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che ha dotato la città di Reggio Calabria, di un'importante infrastruttura ormai in fase di completamento. Davide Borrello, è amministratore di Bustles 2.0 Srl Reggio Calabria, una start up nata nell’ottobre 2018 che offre servizi web e software in cloud. “Possiamo dire che il collegamento con fibra – dice - offre numerosi benefici: abbassamento dei costi, perché i tempi di produzione del nostro lavoro si sono abbassati notevolmente. Adesso siamo anche in grado di creare nostri piccoli server da mettere a diposizione dei nostri clienti, ai quali offriamo servizi di shopping, oltre ai tradizionali servizi web che produciamo. Abbiamo anche stretto collaborazioni con altre realtà vicine che probabilmente sono nate e comunque riescono a lavorare anche grazie all’avvento della fibra ottica. Il nostro – aggiunge Borrello – è un lavoro molto complesso che sarebbe difficile e poco economico gestire senza l’infrastruttura giusta. Avere un Giga e oltre a disposizione, e 280/300 mega in upload, impensabili fino a due o tre anni fa, ha cambiato radicalmente il nostro modo di lavorare e anche i tempi del nostro lavoro si sono notevolmente ridotti”. Grazie a Open Fiber la città di Reggio Calabria è oggi dotata di una rete tra le più avanzate. Si stanno ormai ultimando i lavori di cablaggio e collegamento tra i vari punti. La città è servita da una centrale dalla quale si diramano diversi PFP (Punto di flessibilità primario) che alimentano a loro volta una miriade di PFS (Punto di flessibilità secondario) sparsi per la città. Da lì in poi, l’ultimo tratto di fibra fino alle varie unità immobiliari, servite, per ciascun fabbricato da un PFE (Punto di flessibilità Edificio), da cui si può collegare ogni singola abitazione o ufficio. Saranno 51mila, entro la fine dell’anno. “La fibra ottica fornisce dei vantaggi importanti – spiega Sabrina Guzzi, Field manager per Reggio Calabria – e il periodo di lockdown ne ha pienamente mostrato i pregi: dalla possibilità di effettuare la cosiddetta telemedicina, allo smart-working e la didattica a distanza. Un servizio che è stato molto apprezzato dagli utenti, ma soprattutto da numerose aziende che hanno potuto così incrementare al meglio le loro attività, nonostante le difficoltà di spostamento”. Il Comune di Reggio Calabria ha recentemente aderito alla rete meridionale “South working”. “Una iniziativa – sottolinea il vice sindaco. Tonino Perna – che mette insieme molti giovani, professionisti e manager, in gran parte provenienti dal Sud Italia, che a causa della pandemia sono stati costretti a tornare nei loro luoghi di origine e di affetto, continuando comunque a perseguire le proprie ambizioni professionali. Attrezzare il territorio con queste infrastrutture digitali – prosegue Perna – è ormai imprescindibile, altrimenti ogni sforzo che faremo per lo sviluppo del territorio sarà inutile. Adesso serve un grande sforzo per adeguare il servizio degli Enti Locali, delle Amministrazioni pubbliche, alle grandiose opportunità offerte dalla fibra ottica”. La Calabria, grazie all’opera di Open Fiber in atto in molte aree della regione, sta velocemente superando il divario digitale che la penalizzava rispetto al resto del Paese. “Sono già oltre 80mila, le unità immobiliari collegate – sottolinea Gianfranco Guerrera Regional Manager Open Fiber per la Calabria – e stiamo andando oltre; grazie all’aggiudicazione del bando del Ministero dello Sviluppo Economico, a favore dei Comuni cosiddetti ‘a fallimento di mercato’, perché poco convenienti economicamente per gli operatori delle Telecomunicazioni. Entro il 2021 – aggiunge Guerrera – collegheremo 238 piccoli comuni. 27 sono già collegati alla rete, ed in due: S.Maria del Cedro, in provincia di Cosenza e Bianco (Reggio Calabria) è già possibile per gli operatori attivare la commercializzazione del servizio”.
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Open Fiber