"Sorgerà a breve, dopo un lungo percorso, un centro completamente pubblico training per la formazione per tutto quello che implica la tecnologia avanzata applicata alla salute e avrà sede all’interno dell’ospedale di Cisanello". Lo ha annunciato, Franca Melfi, professoressa di chirurgia toracica all'Università di Pisa intervenendo al secondo appuntamento del ciclo di incontri "Ne parliamo in Sapienza", promosso dal Cidic dell'Ateneo pisano sui temi dell'attualità.
"L’idea - ha spiegato Melfi - è l’integrazione tra la parte clinica e quella relativa alla formazione con la peculiarità di poter interagire con ingegneri e fisici. Pisa, del resto, è la città dell’innovazione. La differenza tra le altre realtà che ci circondano è che qui si è deciso di investire nella sanità pubblica. Il Centro di chirurgia robotica dell’Aoup ne è l’esempio al servizio della comunità. Ma in termini di formazione l’Università di Pisa sta andando ancora avanti e il nuovo centro che nascerà va in questa direzione".
All'iniziativa è intervenuto anche il virologo Fabrizio Pregliasco, parlando di Covid, e ricordando che oggi "l’81% delle persone si è vaccinato, magari non con tutte le dosi, ma tutto questo ci è servito per essere qui con ragionevole serenità in presenza e caduto l'obbligo, credo che anche l'uso delle mascherine possa essere comunque sdoganato, almeno in alcune situazioni e in riferimento alle condizioni del singolo individuo".
Riferendosi alla pandemia è intervenuto anche Eugenio Ripepe, ordinario di filosofia della politica all'Università di Pisa, osservando che "in Italia abbiamo assistito a una forte resistenza alla vaccinazione, con la motivazione principale di avvalersi il diritto fondamentale all'autodeterminazione, diffondendo quindi una concezione quasi naif del diritto fondamentale in quanto non viene considerato che, accanto a questo diritto, nella Costituzione, ce ne sono altri che ne determinano, per la loro esistenza, una limitazione, a partire dal primo comma in cui si dice che la repubblica tutela la salute: il dialogo ha permesso il bilanciamento dei diritti con la rinuncia alla coercizione”.
Infine, è stato affrontato il tema dello sport e della salute e il prorettore allo sport Marco Gesi ha osservato che "in Italia manca la cultura dello sport e il Paese ha grave un ritardo: lo dimostra che nel 2022 ci siano ancora scuole che fanno attività nelle piazze per mancanza di strutture adeguate".
In collaborazione con:
Università di Pisa