La riforma del sistema tributario, in Italia, sarà "di certo complessa" e, visto che il sistema dovrà esser innanzitutto "equo e trasparente per tutte le persone", occorrerà che "la lotta all'evasione sia condotta con grande puntualità", procedendo anche alla "tassazione dei 'giganti' del web". A dirlo il presidente del Comitato Int (Istituto nazionale tributaristi) per la riforma fiscale e presidente della fondazione Bruno Buozzi Giorgio Benvenuto, chiamato dall'associazione professionale guidata da Riccardo Alemanno a coordinare i lavori dell'organismo che invierà al ministero dell'Economia proposte per la revisione dell'assetto tributario nazionale. Un percorso che non potrà che partire, come ripetuto in più occasioni dall'ex sindacalista e parlamentare, da "semplificazione e stabilità normativa", per far sì che le attività produttive possano "sviluppare strategie di medio e lungo termine", mentre è altrettanto necessario "sburocratizzare l'utilizzo delle compensazioni dei crediti erariali e contributivi da parte dei contribuenti". Come accennato, però, Benvenuto considera urgente pure intervenire sul 'nodo' dell'imposizione nei confronti delle multinazionali che operano tramite internet, e che generano "volumi di fatturato superiore al Pil del nostro Paese, ma pagano delle tasse irrisorie. Bisogna agire, a livello nazionale e europeo, per trovare una soluzione", ha detto. L'Europa, ha aggiunto, "dovrebbe aver in comune non soltanto la moneta", bensì dei "regimi fiscali omogenei, così come deve esser omogeneo anche il trattamento del lavoro". Il Comitato dell'Int, però, ha tenuto a precisare, "non vuole aggiungersi a quelli che elencano le cose che non vanno. Noi vogliamo indicare delle soluzioni, a governo e Parlamento", affinché le leggi non siano "calate dall'alto", ma "tengano conto dei problemi e che rispondano ai principi di equità, trasparenza ed efficienza che sono alla base - ha concluso Benvenuto - della nostra Costituzione".
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Istituto Nazionale Tributaristi