Condivide le proposte dell'Int (Istituto nazionale tributaristi) per la riforma dell'assetto fiscale, il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, che è intervenuto stamattina al convegno dell'associazione presieduta da Riccardo Alemanno, che si è tenuto a Roma. "Dobbiamo uscire dalla fase emergenziale e porre le basi della riforma fiscale", che, "come ho già detto", dovrebbe partire "sin da gennaio, con una legge delega", sono state le parole del numero due di via XX settembre, subito dopo l'illustrazione delle 10 priorità per un 'restyling' del sistema fiscale italiano, che vanno dalla semplificazione normativa alla lotta all'evasione delle tasse. Secondo Leo, la tregua fiscale, voluta dal governo di Giorgia Meloni, "non è un condono", concetto espresso rammentando il dato dei "1.132 miliardi" di cartelle, "di cui per la Corte dei Conti solo il 6-7% può esser riscosso", un "magazzino", ha scandito, che "bisogna smaltire". Per il viceministro poi, il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini "è persona di buonsenso" e, poiché occorre recuperare quel buon rapporto fra fisco e contribuenti, "una delle cose che mi preme fare è riunire tutti i direttori regionali dell'Agenzia delle Entrate, con Ruffini", lanciando un messaggio che vada in questa direzione: "Ho fiducia in voi e nei contribuenti, se ci sono situazioni patologiche dobbiamo colpire senza pietà", ma, ha concluso Leo, "dobbiamo ascoltare i professionisti e avviare" in campo fiscale "un approccio diverso".
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istituto nazionale tributaristi