Cinque ragazzi rifugiati, le loro storie e le loro canzoni del cuore sono protagonisti di Everyone Can Make a Difference #WithRefugees, campagna che Spotify e l'agenzia Onu per i Rifugiati Unhcr lanciano oggi a sostegno della Giornata Mondiale del Rifugiato, con un mini-sito dedicato e un'attivazione sui social, a sottolineare che la musica unisce e abbatte i muri. La campagna dà voce ad Abdullahi, Alidad, Joy, Mervat e Radwa, rifugiati dai loro Paesi di provenienza. Accedendo alla pagina home del mini-sito, è possibile ascoltare le loro storie e le playlist corrispondenti. Ciascuna vede al centro la loro musica preferita e tre racconti audio da un minuto con la presentazione personale di ciascuno, della loro storia e il perché delle loro scelte musicali. Le 5 playlist risiedono anche nel profilo ufficiale Unhcr, online da oggi insieme al mini-sito dedicato. A supporto dell'iniziativa, più di 40 artisti italiani hanno deciso di sposare il progetto e scattarsi una foto indossando la maglietta celebrativa di Unhcr. Tra questi, Annalisa, Ghali, Mahmood, Diodato, Coez, DPG, Dardust ed Elodie. Oggi, Spotify ha personalizzato le proprie playlist editoriali, tra cui le note Hot Hits Italia, Rap Italia, Graffiti Pop, Indie Italia e Hit Italiane, a supporto del progetto con Unhcr. Le cover di queste playlist sono state sostituite dalle foto degli artisti con indosso la maglietta della campagna. Il coinvolgimento dei protagonisti della musica italiana è un segnale forte di empatia verso chi è stato costretto a lasciare la propria terra d'origine e ha dovuto ricominciare da zero una nuova vita in un Paese nuovo. "Spotify è orgogliosa della campagna Everyone Can Make a Difference #WithRefugees, lanciata insieme all'Unhcr. Progetti come questo ci ricordano l'importanza della musica come strumento per attraversare confini e avvicinarci a persone di tutto il mondo", ha dichiarato Federica Tremolada, Managing Director Southern & Eastern Europe presso Spotify. "Siamo contenti di essere riusciti a coinvolgere più di 40 artisti italiani a supporto di questa iniziativa. Speriamo che le canzoni preferite e le storie dei 5 ragazzi rifugiati arrivino ad un ampio pubblico e che questa sia una bella storia di solidarietà. La musica si dimostra ancora una volta un linguaggio universale che permette di unire culture e mondi diversi". "Ci teniamo a ringraziare Spotify per averci coinvolto in questo bellissimo progetto", ha affermato Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr per l'Italia. "Da molti anni cerchiamo di valorizzare la musica come fondamentale e potente strumento di dialogo, apertura e integrazione. Questa iniziativa mostra come tutti gli esseri umani sono profondamente interconnessi e ciascuno può fare la differenza con la propria generosità verso chi ha perso tutto, a maggior ragione in un momento come questo in cui il numero delle persone in fuga da conflitti e persecuzione ha raggiunto quota 79,5 milioni, l'1% della popolazione mondiale, una cifra record che purtroppo non ha precedenti", ha concluso. Nello spirito della campagna, il cui titolo sottolinea che ciascuno può fare la differenza, sul mini-sito e sul profilo Unhcr di Spotify è presente un riferimento alle iniziative dell'agenzia Onu per affrontare l'emergenza Covid-19, con la possibilità di effettuare una donazione. Le informazioni sul progetto sono disponibili al sito web unhcr.withspotify.com
In collaborazione con:
Unhcr