ROMA - "L'economia circolare resta un punto fondamentale per questo governo e per il ministero dell'Ambiente ma non possiamo ragionare con chi brucia rifiuti come i termovalorizzatori e gli inceneritori". Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Salvatore Micillo, a margine della presentazione del rapporto GreenItaly 2018 della Fondazione Symbola e Unioncamere. "C'è una discussione in atto che vede fortemente contrastato l'articolo 35 in cui si chiedeva di costruire 12 o 13 inceneritori nuovi", ha detto il sottosegretario, "noi intendiamo puntare fortemente sull'economia circolare attraverso la raccolta differenziata, i siti di compostaggio, i trattamenti meccanici e manuali che possono finalmente dare quel respiro ai tanti territori che realmente non sopportano più nuove fabbriche". Il sottosegretario ha precisato che "i territori sono atterriti dall'idea di avere impianti di rifiuti che possono dare loro fastidio ma noi dobbiamo dire loro che ce ne sono altri che possono essere tranquillamente fatti, ossia quelli che non bruciano i rifiuti ma li separano, potendo dare finalmente economia circolare".
In collaborazione con:
Unioncamere