La vista dei robot magazzinieri che trasportano scaffali di prodotti e dei nastri trasportatore che, come i binari di una stazione ferroviaria, smistano i pacchi nel centro di distribuzione Amazon di Passo Corese (Rieti) fa subito pensare ai bambini dell'oratorio salesiano Don Bosco di Ladispoli, sul litorale romano, di trovarsi "in un parco giochi". Sono in visita al centro romano di Amazon inaugurato nel 2017, per un insolito campo estivo basato sulla robotica.
È la prima tappa italiana di AmazonLab, l'iniziativa di Amazon che prevede una settimana di divulgazione delle discipline Stem, cioè Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. "Divertente. Si possono fare ordini pure qui? Perché i robot sono senza braccia e gambe?", ripetono in coro i bambini, una cinquantina, con i loro indici interrogativi sempre sollevati durante la visita guidata del centro, grande come nove campi di calcio. Ascoltano attenti e divertiti, curiosi di capire il dietro le quinte di un prodotto ordinato on line. "Sono nativi digitali e quindi molto affascinati dalla tecnologia", spiegano suor Nellina e suor Letizia, che accompagnano i bimbi in visita.
Abituati a confrontarsi con la realizzazione di piccoli vasi etruschi nei laboratori di ceramica, per un giorno i bambini diventano invece protagonisti di esperimenti di robotica. "Insegniamo loro a mettere insieme le informazioni che hanno sentito su vetture a guida autonoma e robot in aiuto dell'uomo, mostrando come programmare e manovrare piccoli robot a due ruote", spiega l'educatore scientifico, Gabriele Piersimoni, che introduce i bambini nel mondo della robotica e dell'automazione. "Il nostro obiettivo - ha concluso - è fare divulgazione in modo coinvolgente e divertente. È il modo migliore d'imparare".
In collaborazione con:
Amazon Italia