Il 54,2% dei giovani tra 18 e 34 anni è pessimista circa il futuro dell'economia italiana e resta alto il livello di difficoltà percepita, dal totale dei 1.500 intervistati, riguardo la possibilità per i giovani di accedere al credito. È quanto emerge dal 4° rapporto "OpenUp 2021 - I giovani e l’innovazione ai tempi del Covid-19", studio realizzato da Angi ricerche e Lab21.01 per l’Associazione nazionale giovani innovatori, in vista della IV edizione del Premio Angi.
Dall'indagine emergono due principali difficoltà nel trovare lavoro: la richiesta di un’esperienza minima che i giovani non hanno (la pensa così il 64,8% dei giovani e il 51,8% del totale intervistati); la scarsa propensione delle aziende ad assumere (51,8% giovani, 56,2% totale campione). Ma a pesare ci sono anche le scarse risorse per avviare un attività o un’impresa; i turn over occupazionali bloccati; la poca attitudine all’innovazione e al rischio.
L’istituzione deputata per facilitare il contatto tra studenti e aziende è l’università per i giovani, mentre risulta essere lo Stato, più in generale, per il totale del campione. Ma quali potrebbero essere le azioni per migliorare il contatto tra studenti e aziende? Al primo posto i giovani innovatori chiedono: "Far fare esperienza piuttosto che richiederla". Cinque, secondo gli intervistati, le competenze fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Paese: conoscenza degli strumenti digitali; ambizione; voglia di crescere; conoscenza dei social network e dell’inglese.
Tre gli elementi considerati fondamentali per un'impresa innovativa: al primo posto gli investimenti in strumenti, macchinari e tecnologie all’avanguardia, seguito da un gruppo dirigenziale giovane e dalla conoscenza degli strumenti digitali. Quanto agli elementi fondanti della sostenibilità d’impresa, giovani e totale del campione sono allineati su due concetti cardine: valori e modello di governance dell’impresa integrati con i principi della sostenibilità; sostenibilità del prodotto e servizio durante il ciclo di vita, in linea con i principi dell’economia circolare. Concordi ancora i due universi campionari sullo scarso livello di riconoscibilità delle donne come innovatrici nel mondo del digitale: non riconosciute per il 64,4% dei giovani e per il 55,9% di tutto il campione.
In ultimo focus sui mega trend della transizione ecologica e digitale: al primo posto, per i giovani, c'è l’intelligenza artificiale, mentre per il totale del campione l’entertainment; in seconda posizione rispettivamente la realtà aumentata per i 18-34enni e l’e-commerce per il totale del campione; chiudono il podio entertainment, blockchain e smart space.
In collaborazione con:
ANGI